Milano 28 Maggio – Ci sono cose che solo ad una giunta “ecologica” ed “amica dell’ambiente” verrebbe in mente di fare. Per esempio cancellare una ZTL che aveva risparmiato inquinamento e disagi ad un intero quartiere alle porte di Milano. Porto Corsini da trent’anni chiedeva che sul ponte, in discesa, si intervenisse per ridurre il traffico. Ingorghi di 800 metri erano (ed ora sono di nuovo) la normalità. Con la Moratti avevano avuto le telecamere. Sì, vero erano spente. Ma è anche vero che eravamo sotto elezioni e che Roma non fu costruita in un giorno. Poi è arrivato Pisapia è fatta, avranno pensato al comitato. In effetti fu messa la ZTL. Certo, inquinamento e rumore restavano, ma era un grosso passo avanti. In ogni caso, come in tutte le storie, ad un certo punto è successo qualcosa che ha fatto saltare gli equilibri. A Greco si è dovuto rifare il ponte. Normale amministrazione, direte voi. D’altronde era una via d’accesso importante ed aveva le sue criticità. Così si è deciso per la sospensione della ZTL. Stoicamente, gli abitanti di Porto Corsini non hanno reagito. Dopotutto sono gente civile e ragionevole, sanno che esistono esigenze generali a cui dobbiamo sottostare. Solo che una mattina, qualcuno ha notato che alcuni operai stavano eliminando le telecamere. Interpellata AMAT, Agenzia Municipale Ambiente e Territorio, si è scoperto che erano stati avvisati solo quella mattina. Ordine dell’assessore. Maran aveva dato il contrordine compagni. Il perchè non si è mai capito fino in fondo. Anche perchè tutte le forze dell’Assessore si sono concentrate nell’ignorare i cittadini. L’apice l’ha raggiunto con il PUMS. Un terzo di tutte le segnalazioni vengono dal comitato. E sono state liquidate con una sola frase: forse non avete capito. Che cosa? “Che io sono io e voi non siete un”, avrebbe risposto il Marchese del Grillo. Così oggi della ZTL si è persa ogni traccia. E la cosa non è stata indolore. Per esempio si rischiano ritorsioni da Sesto San Giovanni con la chiusura prima dell’estate di via Fiume. Questo ha portato i cittadini all’esasperazione e li ha costretti a rivolgersi a Silvia Sardone, candidata di Forza Italia in Comune ed Otello Ruggeri, candidato del medesimo partito nel Municipio 2, affinchè, a nome loro dichiarassero quanto segue:
“I cittadini del comitato Porto Corsini ci hanno chiesto di dichiarare la loro ferma, irrevocabile ed irremovibile volontà di non votare Sala e questo perchè Maran sarà riconfermato Assessore. E’ da un anno e mezzo, infatti, che il comitato viene ignorato. Nonostante molti tra loro abbiano una storia di sinistra. Maran li ha sempre snobbati. A costo di finire nel ridicolo. Come quando, nonostante l’approvazione del Consiglio di Zona di una serie di misure di buon senso per limitare il traffico da parte della propria maggioranza l’Assessore ha preferito far decadere tutto, piuttosto che affrontare il problema. Questa è la vergogna di una Giunta sorda ed insensibile ai problemi della gente. Portatrice di uno stile politico contro cui abbiamo sempre lottato e sempre lotteremo. Un grande augurio al Comitato ed un grazie. Grazie per non essersi arresi. Grazie per non essersi venduti. Grazie per aver fatto la più eroica delle azioni. Aver fatto il proprio dovere di cittadini. Al contrario di Maran e del PD.”.
In conclusione, non resta che chiosare che potranno essere anche verdi fuori, i compagnucci di Beppe, ma restano rossi dentro. E se sei rosso dentro, del popolo te ne freghi. O perchè pensi di saperne più di loro sui loro interessi o perchè sei convinto che i loro interessi vengano dopo i tuoi. Decidete voi la versione che preferite. A noi fanno ugualmente schifo entrambe.
Laureato in legge col massimo dei voti, ha iniziato due anni fa la carriera di startupper, con la casa editrice digitale Leo Libri. Attualmente è Presidente di Leotech srls, che ha contribuito a fondare. Si occupa di internazionalizzazione di imprese, marketing e comunicazione,