Camminare sulle acque è un’opera d’arte. Miracolo al lago d’Iseo

Cultura e spettacolo

Milano 2 Giugno – Un enorme materasso galleggiante di polietilene collegherà, dal 18 giugno al 3 luglio, le sponde del lago di Iseo all’altezza di Sulzano alle due isole Monte Isola e San Paolo. Un totale di 4,5 chilometri di camminata sulle acque, da percorrere anche a piedi nudi. Un’opera gigantesca, una delle maggiori della contemporaneità: 20.000 cubi di polietilene fabbricati appositamente in una fabbrica del Lago Maggiore, milioni di metri quadrati di rivestimento dalla Germania, intere squadre di saldatori, ingegneri, muratori, subacquei ad assemblare i moli galleggianti e gettare a fondo 140 ancore di 5 tonnellate l’una, centinaia di persone impiegate nella costruzione e nello smaltimento, 12 milioni di investimento complessivo. Interamente a carico dell’artista, lo statunitense di origine bulgara Christo, che autofinanzia le proprie gigantesche installazioni vendendo all’asta gli schizzi, i disegni preparatori e i progetti (per intenderci: un solo piccolo pezzo può arrivare a costare più di 500.000 dollari). Nessuno sponsor, partner ufficiale, finanziatore, ma soprattutto nessun biglietto d’ingresso. “Il molo fluttuante” si integra nel paesaggio naturale. Addirittura, la pavimentazione è fatta apposta per imitare il moto dell’acqua.
È l’opera d’arte che va oltre l’happening. Non è oggetto ma progetto culturale vero e proprio, che mira all’inclusione sociale (larghissima partecipazione) e a un nuovo sguardo sulla natura. Che ha quasi del sacrale. L’atto del camminare in sé, per di più a contatto con la naturalità e con altri “pellegrini” rimanda a pratiche spirituali ataviche. Per non parlare poi della suggestione del cammino sulle acque, potente reminescenza religiosa. È proprio una dimensione mistica quella che in un certo senso si viene a creare con la passerella galleggiante: un rito collettivo, un’esperienza diretta di contemplazione della maestosa e vera Bellezza, identificata simbolicamente nel Lago d’Iseo e nel suo territorio circostante. A cui frutterà 3 milioni di euro al giorno, per una stima totale di 50 milioni in 16 giorni di permanenza.
Alberghi e camere sono già pieni, le case vanno a ruba, i bus e i mezzi di trasporto prenotati da almeno un milione di turisti, tantissimi anche dall’estero. Questo significa, di conseguenza: punti ristoro con prodotti tipici allestiti ovunque, festival collaterali (come il “Festival delle Onde musicali” il 18 giugno o la mostra “Identità e Visioni – Monte Isola in mostra” al Palazzo del Turismo), percorsi tracciati per mountain bike, trekking e camminate, navigazioni programmate, attività commerciali in fermento. Verranno coinvolti dall’enorme flusso di visitatori ristoranti, bar, negozi e pure le vicine aziende vinicole della Franciacorta -che si è calcolato guadagneranno almeno 5 milioni di euro extra. Un’opera d’arte sostenuta da un grande concetto, che porta grandi vantaggi economici al territorio in cui viene ospitata.
Ecco il vero miracolo, dal cammino sulle acque alla moltiplicazione dei pani. Incentivare il rapporto spirituale col paesaggio e allo stesso tempo fare da motore economico alla realtà che lo abita. È questa l’arte del futuro: l’arte del pensiero in grande.

Francesca del Boca

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