Milano 9 Giugno – In collaborazione con Conservatorio di Milano
Dal 9 giugno al 22 settembre
2 concerti alla Triennale di Milano, 4 a BASE Milano 2 alla Permanente e 2 a EXPERIENCE (ex Area expo)
TRIENNALE DI MILANO
9 GIUGNO, ORE 18.30 INSIDE JAZZ QUARTET
21 LUGLIO, ORE 18.30
INTERAZIONE LIVE
ORCHESTRA DI FLAUTI, LAPTOP ORCHESTRA, SISTEMA DI SPAZIALIZZAZIONE E LIVE PROCESSING CON VIDEO MAPPING
12 GIUGNO ORE 11 KLEZMER MUSIC
26 GIUGNO ORE 11
AROUND LENNIE AND CHARLIE
10 LUGLIO, ORE 11 PIANO DUKE ELLINGTON
24 LUGLIO, ORE 11
SEGNI ZODIACALI E SUONI COSMICI
PALAZZO DELLA PERMANENTE
17 LUGLIO, ORE 11 ARPA D’ORO
31 LUGLIO, 2016, ORE 11
ROMANTICO CHOPIN, TRA GIOVINEZZA E MATURITÀ
EXPERIENCE (EX-AREA EXPO)
24 GIUGNO ORE 21 SAX QUARTET
21 O 22 SETTEMBRE, ORE 21 (Data In Via Di Definizione) MILES DAVIS NIGHT
La musica è entrata più volte nel dna della Triennale.
Almeno da quando, nel lontano 1933 la prima edizione della mostra dedicata alle «arti decorative e industriali moderne» aveva approntato un fitto ciclo di concerti domenicali al pomeriggio, in occasione di grandi e fastosi eventi pubblici. In quelle occasioni tra l’altro vennero ad esibirsi nomi eminenti del panorama lirico-sinfonico – da Edoardo Guarnieri ad Armando La Rosa Parodi, sino all’allora maestro del coro della Scala Vittore Veneziani – per non parlare di stelle di prima grandezza come il compositore Pietro Mascagni e il soprano Toti Dal Monte. È il caso di dire che oggi, l’occasione si ripete. Memore di una preziosa circostanza, legata negli anni 2005 e 2006 ad una collaborazione con il Conservatorio Verdi di Milano – furono fatti concerti, brunch musicali e happening nella sede di viale Alemagna, per tutte le domeniche di due anni consecutivi – adesso il progetto prende nuovamente piede in occasione della XXI Triennale. L’iniziativa prevede alcuni concerti diffusi in alcune aree della città da BASE Milano al Palazzo della Pemanente, dal Giardino della Triennale all’ex-area Expo, mantenendo intatto lo spirito autentico delle passate iniziative. Reclutando brillanti studenti del Conservatorio (alcuni davvero giovanissimi), ma anche accreditati professionisti. Il tutto su un terreno che non vuol erigere barriere e steccati fra i generi accademici, ma anzi diffondere un messaggio virtuoso: qualsiasi espressione musicale (classica, jazz, elettronica) è legittima, se mantiene inalterato il marchio di qualità. Scorrono così eccellenti recital solistici basati su autori classici e di repertorio, ma anche insolite formule che accompagnano la musica all’illustrazione divulgativa, con brevi esplicazioni e letture dal filone klezmer alla leggenda di Duke Ellington. Non solo, in almeno due casi l’avanguardia fa capolino in maniera davvero esaltante: il 21 luglio con un singolare accostamento di strumenti live e suoni elettronici (prodotti da una miriade di laptop, sparsi nel giardino della Triennale) poi ancora il 24 luglio con uno spettacolare duo di percussioni. Questo per far vivere alla città un modo di fruizione musicale meno ingessato e accademico, che non ha bisogno di ripetere lo stanco rito del concerto tradizionale. Una liturgia bisognosa di rinnovamento, se si vuole attirare pubbblico nuovo e fresco alla fonte battesimale della grande musica.
(Tutti i concerti sono a ingresso libero)
Luigi Di Fronzo
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