Lettera aperta al futuro Sindaco in doppia fila

Cronaca
Milano 10 Giugno – Caro Sala,
perdona il “TU”, ma tra compagni, quale Tu hai rivendicato con orgoglio di esser da sempre, è vecchia usanza.
In ogni caso, ci credo che non trovi parcheggio e devi lasciare l’auto in doppia fila: il tizio, giovane e non propriamente adeguato, che vuoi riconfermare come assessore alla mobilità, ha eliminato migliaia di stalli di parcheggio (spesso per realizzare al loro posto inquietanti e inutili colate di cemento) in tutta Milano, senza fornire reali alternative.Ma poi, di che ti preoccupi? Se non vuoi essere considerato un soggetto animato da compulsioni antisociali, un reprobo alieno alla società, un essere abbietto e malvagio dedito a perseguire il più micragnoso proprio particulare in barba ai diritti di una società buona, giusta e ciclabile, dovrai usare sempre e solo la bicicletta.E se anche dovrai trasportare un pianoforte doppia coda, potrai farlo solo ed esclusivamente mediante una bicicletta, meglio ancora se “condivisa”, Maran1perché il soggetto che vuoi confermare come assessore alla mobilità va in giro a tenere convegni sul tema della “ridefinizione della nozione di proprietà privata”: infatti, non è importante amministrare per risolvere i problemi e venire incontro alle esigenze dei cittadini, quanto piuttosto piazzare bandierine ideologiche e dare soddisfazione a chi, pur se giovane, è cresciuto nel culto (un po’ malsano, diciamolo…) del collettivismo.

Via, nessuno vuole impedirTi una serena colazione al bar, cosa che molti lavoratori neanche hanno tempo di fare, soltanto mi permetto di ricordarti che, per smaltirla, il Tuo futuro assessore Maran suggerisce una bella pedalata.

Cordialmente.
Alessandro Barra

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