Vanno al ballottaggio l’inconsistenza di Sala e la concretezza di Parisi

Attualità Milano

Milano 13 Giugno – Inutile menare il can per l’aia, inutili i salti con doppio avvitamento di Sala, il ballottaggio significa scegliere tra l’inconsistenza di Sala e la concretezza di Parisi. I cittadini, quelli che sanno fare analisi politiche serie, quelli che masticano le periferie per sentito dire, quelli che vanno in taxi con le scarpe perennemente pulite, quelli che studiano il fenomeno immigrazione, ma non convivono con gli “ospiti” sotto casa, quelli, insomma che professano il politicamente corretto, quelli… possono anche essere stregati dalle promesse e dalle ideologie buoniste di Sala, ma i cristi che vivono i disagi dei quartieri abbandonati e la paura di una criminalità diffusa, quelli no, non possono essere incantati dall’incoerenza del candidato PD. E’ stata, la sua, una campagna elettorale a binari multipli, con lo sguardo a destra e poi a sinistra e adesso ancora più a sinistra, sempre nel segno della convenienza. Contestato dai Centri sociali, ora regolarizza il Leoncavallo, contestato da un comitato di inquilini Aler (il fatto è dell’altro ieri) promette 100 milioni per riqualificare le case popolari scaricando tutte le colpe sulla Regione che, comunque, ha già versato 250 milioni per il risanamento. Vero è che gli inquilini MM dopo più di un anno non hanno neppure firmato il contratto con il nuovo gestore. Vero è che la futura Giunta sarà ad immagine e somiglianza della Giunta Pisapia con i vari Rozza, Granelli, Majorino che cambieranno il pelo, ma non il vizio. E le sue promesse sono assimilabili a quelle di Pisapia che ha coniugato ambiente con spese faraoniche per piste ciclabili a volte dannose, ma che, contro l’inquinamento ha ballato la danza della pioggia. Ad un personaggio che non percepisce l’insicurezza, che si barcamena a dire parole e ancora parole per salvaguardare un elettorato scettico e stufo di false illusioni, si contrappone un programma serio, pragmatico che ha le sue radici nel buon governo di Albertini, che se auspica legalità, propone rispetto delle regole per tutti, che antepone il bene dei milanesi all’accoglienza indiscriminata, che vuole innovare, che sa coniugare pubblico e privato, che conosce perfettamente la macchina comunale.

Per gli incerti, per chi non avesse ancora chiaro il programma del Centrodestra, Il Giornale comunica gli appuntamenti pubblici di Parisi in quest’ultima settimana prima delle votazioni.  Da oggi a venerdì (sabato scatterà la pausa elettorale) sarà un tour de force: Parisi salterà da «Omnibus» su La7 al mercato di via De Predis in zona 8, poi  alle domande semiserie di Geppi Cucciari e Giorgio Lauro a «Un giorno da pecora» su Rai Radio 2, martedì da «Radio anch’io» ai mercati di Papiniano e Garigliano al salotto di Lilli Gruber su La7, mercoledì ospite a «Matrix». Per festa di chiusura della campagna elettorale ha prenotato a partire dalle 21 i duemila metri quadrati del «Fabrique», il nuovo hub per la musica dal vivo e dj set in via Gaudenzio Ferrari, zona Mecenate.

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