Milano 18 Giugno – La Milano “peggiore”, quella degli “sfigati”, si mobilita per sostenere Parisi. E l’affermazione fa il verso al titolo di Affari Italiani “222 vip a sostegno di Sala”. E se i vippissimi, quelli che hanno il mondo in mano, che sanno tutto, che capiscono tutto, che hanno le tasche pieni di soldi e di sogni realizzati danno il voto a Sala, è plateale che la Milano del manager Expo, non sia la Milano che l’uomo qualunque vuole, ma è la Milano di Pisapia: un deja vu che fa orrore. Si autodefiniscono “la Milano migliore” con la spocchia della presunzione, con la fifa di un’insufficienza numerica, con la grancassa di un partito allo sfacelo, con quell’ipocrisia che imbarca tutto e il contrario di tutto.
Beh…allora.. noi “sfigati” di periferia che conosciamo il degrado dietro l’angolo di casa, che soffriamo la paura della criminalità spicciola, che dobbiamo convivere con i soprusi dei Rom, che incontriamo ad ogni ora del giorno gli immigrati stesi sui prati con il telefonino extra lusso, che smadonniamo per le strade dissestate, che “ci sono solo strisce blu”, che sopportiamo per il timore di eventuali rivendicazioni violente la moschea abusiva nella cantina condominiale, che vediamo negati i nostri diritti per “accogliere” chiunque provenga da molto lontano, che “l’Expo qui non si è visto”, che la Kultura si fa solo in centro, che chissà perché l’abusivismo viene ampiamente tollerato soprattutto quello dei Centri Sociale, che “una volta si trovava il lavoro e oggi preferiscono gli extracomunitari..beh..allora per noi “sfigati” è il momento della riscossa.
Perché la Milano “migliore” dei vippissimi, dei musulmani in odore di fondamentalismo, dei salotti parolai radical chic, dei buonisti senza se e senza ma, dei compagni dei Centri sociali, dell’ingiustizia sociale distribuita a piene mani, dell’indifferenza nei confronti delle fasce più deboli, non fa per noi.
Sala si prenda pure i palloni gonfiati di una certa intellighenzia supponente, noi voteremo Parisi perché siamo la verità di Milano.
Soggettista e sceneggiatrice di fumetti, editore negli anni settanta, autore di libri, racconti e fiabe, fondatore di Associazione onlus per anziani, da dieci anni caporedattore di Milano Post. Interessi: politica, cultura, Arte, Vecchia Milano