Orto sul tetto: a Milano è arrivato l’orto cinetico

Cronaca

Milano 25 Giugno – Si chiama Orto cinetico ed è un meraviglioso orto sul tetto che, dallo scorso mese di aprile, campeggia nel cuore di Brera, a Milano. Realizzato in occasione del Fuorisalone 2016 da Piuarc, che ha in tal modo reso omaggio all’artista venezuelano Carlos Cruz-Diez tramite una installazione optical realizzata utilizzando essenze botaniche, l’orto cinetico regala allo spettatore la visuale di graziosi giochi cromatici che rendono dinamico e suggestivo il cortile di Via Palermo,1.

Da un punto di vista artistico, il progetto dell’orto sul tetto è nato dalla collaborazione con il paesaggista Cornelius Gavril che, utilizzando fiori ed essenze, ha disegnato lo spazio in modo da restituire al visitatore quelle sensazioni di movimento e dinamismo caratteristiche dell’arte optical.

Ma oltre all’arte in senso stretto, la peculiare struttura di aiuole e pallet creata da Piuarch sul tetto dell’edificio che ospita lo Studio è interessante proprio per l’ideazione del sistema modulare al centro di questo concept, ovvero un sistema che utilizza i pallet per costruire strutture facilmente assemblabili che coniughino estetica e funzionalità, a costi ragionevoli.

Un sistema dunque pensato per essere ripetibile su ampia scala e per riqualificare superfici non utilizzate. Immaginate che bellezza, soprattutto per chi non ha la fortuna di possedere un giardino o un piccolo spazio verde, poter realizzare un orto sul tetto! I pallet sono usati sia come piano di calpestio che, rovesciati, come contenitori per il terreno. In questo modo, con l’impiego di un unico elemento modulare si costruisce il layout dell’orto.

L’orto cinetico di Via Brera, nello specifico, accoglie una disposizione di 4 essenze – due varietà di insalata in colori rosso e verde e due di viola del pensiero nei colori arancione e azzurro – disposte in linee rette che si ripetono continuamente, dove ciascuna essenza definisce una striscia di colore omogeneo. L’effetto cromatico è amplificato dall’impiego di assi triangolari poste lungo le linee di colore in modo da aumentare la profondità percepita.

Ovviamente in questo caso l’elemento artistico è dominante, ma utilizzare il sistema modulare ideato dallo studio per lo sviluppo di un orto sul tetto installabile sulle comuni abitazioni potrebbe essere un’idea rivoluzionaria, sia da un punto di vista estetico che funzionale ed ambientale. Il sistema, infatti, oltre a consentire la coltivazione di ortaggi e verdura in casa, permette di riciclare le acque piovane riducendo anche il flusso nella rete idrica cittadina.

Daniela Raspa (La Stampa)

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