Milano 30 Giugno – Dopo i 41 morti all’aeroporto internazionale Ataturk, è giusto e doveroso rendere omaggio a tutti i caduti Turchi. Non abbiamo pianto per loro come per i morti di Parigi e Bruxelles, ed abbiamo fatto male. Ankara ed Istanbul sono la prima linea di difesa contro il male, e ricordare chi è caduto per difendere noi che ci viviamo dietro, dietro quella linea rossa, dietro l’ultimo confine tra noi e l’inferno Islamista, è un dovere morale di ogni popolo libero. Il resoconto di questi fatti lo trovate su Il Giornale online (http://www.occhidellaguerra.it/istanbul-mappa-attentati/) a firma del bravo Andrea Cortellari, che ringraziamo per il servizio civile che ha reso:
- 12.2015 – Il Tak curdo colpisce all’aeroporto Sabiha Gökçen, situato nel lato asiatico di Istanbul. Un attacco a colpi di mortaio, sostengono gli estremisti curdi, in risposta alle operazioni militari nel Sud Est del Paese. Un addetto alle pulizie rimane ucciso.
- 01.2016 – Questa volta nel mirino c’è piazza Sultanahmet, nel lato europeo della città. È uno dei luoghi più frequentati dai turisti, che si riversano qui per ammirare capolavori come la Moschea Blu, Santa Sofia e visitare la Basilica Cisterna o di passaggio per raggiungere altri luoghi simbolo di Istanbul. I sospetti ricadono sull’Isis, i morti sono 10.
- 03.2016 – Due mesi dopo un altro colpo al cuore della città. A entrare in azione è di nuovo un attentatore suicida e le vittime sono 4 nella centralissima Istiklal Caddesi, attaccata di prima mattina. Lungo i tre chilometri del viale pedonale, attraversato soltanto da un tram storico che lo percorre per tutta la sua lunghezza, si susseguono boutique, vetrine di grandi marche e bar. Nelle vie adiacenti è intensa la vita della città, tra pub, club notturni, sale da tè e ristoranti.
- 05.2016 – Un’autobomba esplode a Sancaktepe, non lontano da una caserma militare. Almeno 8 persone rimangono ferite.
- 06.2016 – Tornano a farsi sentire i curdi del Tak. Un’autobomba esplodenel quartiere centrale di Vezneciler, non lontano dal campus dell’Università di Istanbul, al passaggio di un bus della polizia. Sono 11 i morti e 36 i feriti.
- 06.2016 – L’attacco più grave, tanto quanto quelli ad Ankara, colpita più volte e duramente dai curdi del Tak. I sospetti ricadono nuovamente sull’Isis, perché le 41 vittime di Istanbulperdono la vita all’aeroporto Atatürk, in un assalto coordinato che prende di mira lo scalo principale di Istanbul, hub tra i più trafficati al mondo.
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