Refettorio ambrosiano : progetto contro spreco cibo ad olimpiadi di Rio

Cronaca

Milano 9 Luglio – Presentata presso la sede della Fao, l’iniziativa ‘Da Expo Milano 2015 ai Giochi Olimpici del 2016 a Rio de Janeiro – Il progetto RefettoRio’ alla presenza del Ministro Maurizio Martina, del Direttore generale della FAO Josè Graziano Da Silva, del fondatore di ‘Food for Soul’ Massimo Bottura, del fondatore di ‘Gastromotiva’ David Hertz e del Presidente del CONI Giovanni Malagò.
Sulla scia dell’esperienza dell’Esposizione universale, Food for Soul lancia un progetto analogo in vista delle Olimpiadi di Rio de Janeiro 2016, questa volta in collaborazione con David Hertz, chef e fondatore di Gastromotiva, organizzazione no-profit. Coinvolti 45 chef da tutto il mondo.
Il ‘RefettoRio’ (realizzato da Metro Architettura, in collaborazione con l’artista Vik Muniz, i designer Humberto e Fernando Campana e il light designer Maneco Quinderé) sarà inaugurato il 9 agosto a Lapa, nel centro di Rio de Janeiro, e servirà pasti preparati con le eccedenze alimentari recuperate nel villaggio olimpico. Saranno inoltre organizzati seminari, corsi di nutrizione e di cucina per persone in difficoltà e giovani.
“Expo Milano 2015 è stato un grande laboratorio di idee sul tema del diritto al cibo – commenta il Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali Maurizio Martina – e il Refettorio Ambrosiano ideato da Massimo Bottura, ambasciatore del Made in Italy nel mondo, dimostra il ruolo cruciale del nostro Paese nel dibattito internazionale. Quella di Milano è stata una best practice, replicabile in altri Paesi, che ora ha come seconda tappa le Olimpiadi in Brasile. Utilizzare le eccedenze alimentari e donarle ai più bisognosi, come è stato fatto nel semestre espositivo e si continua a fare a Milano, non è solo un dovere morale. È un esempio che può diventare quotidianità. Questo progetto arriverà in altre grandi città, penso ad esempio a New York, e non possiamo che essere fieri del fatto che sia stato concepito nel nostro Paese. Con l’Esposizione universale e la Carta di Milano ci siamo assunti un impegno ben preciso: garantire cibo sano, sicuro e sufficiente per tutti. 795 milioni di persone nel mondo soffrono ancora la fame, mentre un terzo del cibo che produciamo viene sprecato. Ecco, è arrivato il momento di passare dalle emergenze alle priorità, perché non possiamo più chiudere gli occhi davanti al paradosso dell’abbondanza. Una delle parole chiave di questo cambiamento possibile è ‘condivisione’. Su questo principio è nato il Refettorio Ambrosiano ed è qui che trova concretezza una delle più belle eredità di Expo. Un mondo a spreco zero è un mondo a fame zero. Tutti dobbiamo fare la nostra parte”. (OmniMilano)

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