No alla Festa dell’Unità ai giardini di Porta Venezia. Il PD non è padrone del patrimonio di Milano

Fabrizio c'è Milano
Milano 9 Luglio – Pronti  via si ricomincia  con gli abusi. Il PD a mezzo Corriere della Sera ci informa che il prossimo Festival dell’Unità si svolgerà ai giardini Montanelli di Porta Venezia.
Fa niente che i giardini siano vincolati, che siano stati progettati dal Piermarini nel 1784, che folla, concerti e salamelle facciano male alle aiuole e agli alberi.
Pensate che il Comune non ha ancora dato il permesso e la domanda forse non è protocollata.
Ma che importa? Il Sindaco è del PD, l’Assessore competente è Maran del PD, il Ministro che nomina i Soprintendenti che dovrebbero vigilare sulla tutela ambientale e architettonica e dare il nulla osta  è Franceschini del PD.
E così pagando 2 lire, si tratta pur sempre di una manifestazione culturale, sociale, politica etc, il PD farà la sua festa nel giardino più antico di Milano e troverà pure il modo di finanziarsi.
Certo se un normale cittadino chiedesse di organizzare una festa in un parco le cose sarebbero diverse: mesi di attesa,  tonnellate di documentazione richiesta, e poi magari, sotto la pressione di ambientalisti, il permesso verrebbe negato.
Ma qui parliamo del PD, il partito che a Milano e in Italia detiene tutto il potere. Il Comune è cosa sua e quindi anche i Giardini Montanelli, che nel frattempo si rivolterà nella tomba.
Io però non mi arrendo. Ho chiesto perché i regolamenti comunali qui non si applicano, scriverò alla Soprintendente perché vigili, e mi auguro che un magistrato si legga l’esposto che sia io che De Corato abbiamo presentato lo scorso anno.
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Fabrizio De Pasquale, Consigliere Comunale di Forza Italia
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Articoli  del nostro giornale sulla Festa dell’Unità dello scorso anno

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