Dal Sud a Milano, la storia dell’avvocato che difende i poveri

Cronaca

Milano 11 Luglio – Potenza, 4 anni fa. Quando il giovane penalista Luigi Della Sala fece entrare una coppia nel suo studio non immaginava certo le conseguenze che quell’incontro avrebbe provocato nella sua vita professionale e in quella privata. «Erano persone umili, chiedevano aiuto. La loro bambina aveva un grave handicap eppure la commissione medica le aveva negato l’invalidità civile. Niente aiuto economico, niente esenzione dal ticket, cure e visite mediche gratis e così via. Una vera ingiustizia. Abbiamo fatto ricorso, l’abbiamo vinto. “Grazie, avvocato”, mi dissero commossi i genitori. Ma quando dovevano pagarmi la parcella li vidi assai imbarazzati. Avevano difficoltà economiche, solo il padre faceva qualche lavoro saltuario e c’era un altro bambino da crescere. In quel momento ciò che ho letto nei loro occhi mi ha fatto accendere una lampadina. Ho iniziato a riflettere su quante persone in difficoltà – disoccupati, malati, anziani, immigrati – non solo non possono permettersi una tutela legale, ma neanche pensano di rivolgersi a un avvocato. Come potevo rendermi utile? Ho contattato il Csv, Centro di servizio per il volontariato Basilicata (riunisce 71 associazioni che operano sul territorio ndr) offrendo la mia collaborazione».

Un altro Sud. Classe 1979, padre ingegnere, mamma prof di matematica, figlio unico, laureato in Giurisprudenza (tesi in diritto della Comunità Europea) Luigi Della Sala è di una regione, la Basilicata, troppo spesso dimenticata. Non solo. È uno dei tanti volti giovani di un Mezzogiorno affatto immobile e senza speranza. All’inizio, quando indossa la toga nella versione da volontario, Luigi si occupa di persone down e di anziani. Nel febbraio 2013 con i colleghi-coetanei Roberta Fiore, Luca Lorenzo e Guglielmo Binetti fonda un’associazione di avvocati potentini in difesa dei più deboli. La chiama: «La Legge non è uguale per tutti». Come logo, una bilancia con un piatto più pesante dell’altro.

Scelte non originalissime ma efficaci per un team di legali che come altri gruppi che operano in Italia (un solo esempio: «Avvocato di strada», la onlus con 700 volontari) offrono assistenza legale per controversie giudiziarie e stragiudiziarie mediante l’istituto del gratuito patrocinio (lo Stato si fa carico delle spese nei giudizi civili e amministrativi di chi ha un reddito annuo imponibile non superiore a 11.528,41 euro ndr). «Esercitando la nostra professione tutti noi siamo venuti a contatto con persone bisognose e in difficoltà e ci siamo resi conto che i principi d’uguaglianza sanciti dalla Costituzione non vengono sempre rispettati. Anzi. Spesso sono proprio i diritti delle fasce più deboli a essere calpestati. A chi ci contatta non chiedo il 730. Mi fido. Noi non lucriamo sulle persone. Offriamo un servizio nel rispetto del nostro codice deontologico».

Potenza, 10 settembre 2014. Quando Luigi accetta l’invito di una delle associazioni di volontari del Csv per partecipare a un evento sul diabete organizzato al palazzetto dello Sport non immagina che ancora una volta la sua vita sta per cambiare. In Basilicata per l’occasione è arrivata Sabrina Spina, una giovane manager milanese ultra in gamba che lavora nella multinazionale Eli Lilly. «È stato un vero colpo di fulmine», sorride l’avvocato che, nel settembre 2015, si trasferisce a Milano. «L’ho fatto per amore. Sabrina ora lavora in Janssen, l’azienda farmaceutica del gruppo Johnson&Johnson. Era giusto che venissi io al Nord».

Iscritto all’Ordine degli avvocati di Milano Luigi ha aperto uno studio in centro città e a marzo anche una sede di «La legge non è uguale per tutti» in zona San Siro iniziando a collaborare con la Comunità di Sant’Egidio. «A Potenza, dove torno una settimana al mese, abbiamo soprattutto casi creati dai tagli al welfare. A Milano ho scoperto il fronte delle periferie. Occupazioni abusive degli alloggi popolari; difficoltà di convivenza in zone dove il 20% sono italiani e l’80% extracomunitari. Tensioni pazzesche». Il prossimo 10 settembre Sabrina e Luigi si sposeranno, a Milano.

Chiara Berie di Argentine (La Stampa)

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