Granelli e Rozza nel Paese delle Meraviglie, mentre Milano affoga

Milano

Milano 11 Luglio – In un caldo Luglio qualche freddura ci vuole. Mecenate annega per lo scoppio di una conduttura. Per Granelli “un grave danno”. Ma va? Sulla Darsena ci sono più venditori abusivi che vie di fuga, ed i due si attraggono come il fuoco le falene, e così la Rozza scopre che a Milano, potrebbe darsi, non ci sono evidenze empiriche eh!, ma non si può escludere, ecco, che in giro ci siano dei venditori abusivi. Così abbiamo Granelli in canoa che cerca la perdita, mentre la Rozza cerca lui, presumibilmente con un bastone nodoso, visto che se le fognature sono un problema globale, gli abusivi sono un problema che eredita da lui.

Oggi è andata sott’acqua via Lombroso, zona Mecenate. Un mese fa era stata via Adriano, laterale di via Padova.

Via Adriano allagata
Via Adriano allagata

Attendiamo con pazienza che sia la via dove abita Sala, laterale di qualche altra via del centro. Il problema è strutturale, va detto. In pochi lo sanno, ma quasi tutte le fognature, tubature e qualsiasi cosa si trovi sotto le strade di qualsiasi città Italiana sono vecchie di 50 anni, o anche sessanta. O settanta. Perché? Il motivo è banale ed ha a che fare con la democrazia. Per rifare le fognature 1. devo rompere la strada 2. lasciare la gente a piedi 3. fargli sorbire mesi di lavori 4. alla fine non si vede nulla. Letteralmente. Nulla. Pensate ad un M4 sulla quale non poter salire. Questo porta le amministrazioni a fregarsene. Meglio fare cose visibili, in linea con le preferenze del proprio elettorato in cui fare campagna elettorale. Tipo una moschea, come ci ha tenuto a farci sapere la Vice Sindaco. Quindi Granelli sta navigano su un problema che la sua amministrazione, come le precedenti e le future, non intende minimamente affrontare. Bello, no? Ecco, da questo nasce il grande giudizio tecnico rilasciatoci dall’assessore. Che non potendo dire nulla di intelligente, con la tecnica del bomber nel post partita, ha ripiegato su una banalità.

Nel frattempo, in Darsena, il grande successo della Giunta Arancione, ci siamo accorti che qualcosa non andava. In occasione della partita della Nazionale, si è dovuta cercare di tenere fuori la gente. Una semplice rissa, come da relazione dei vigili urbani, poteva fare diventare l’area una prigione mortale. Le vie di fuga chiuse, tra l’altro, da venditori abusivi.venditori-darsenaLa cosa ha sorpreso da morire la Rozza, probabilmente auto-convintasi che il problema non esistesse a Milano. Dopo averlo minimizzato cinque anni, dopo aver detto che lo stava montando il Centro Destra, dopo aver sostenuto che il fenomeno non esisteva, all’improvviso si deve essere resa conto che, oltre ad esserci, stava mettendo a rischio la vita di qualcuno. Cosa che chiunque frequenti una qualsiasi stazione della Metro sa perfettamente. In caso di emergenza i teli per terra, i banchetti, le cassette e tutto il contorno sono ostacoli pericolosissimi. E’ il motivo per cui a negozianti regolari non vengono concessi quegli spazi. Ma vuoi mettere? Questi sono etnici, quindi per definizione buoni. Quelli sono negozianti Italiani, quindi evasori. Ovviamente non c’è confronto. Ma niente, adesso cambia la musica. Sarà interessante capire cosa ne penserà la sinistra. Tradirà se stessa?

In sostanza, un inizio di legislatura al limite del circense. Speriamo solo che chiuda i battenti in anticipo.

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