Milano 30 Luglio – Come previsto quattro delle cinque banche italiane, sottoposte agli stress test dell’Autorità Bancaria Europea banche (UniCredit, Intesa Sanpaolo, Banco Popolare e UBI Banca) hanno superato la verifica dello ‘scenario avverso’ con un risultato medio migliore della media del campione Eba. Solo che Mps, che “supera il test nello scenario di base, mostra nello scenario avverso un risultato negativo”. Lo comunica la Banca d’Italia che parla di una “buona tenuta, nonostante la severità dell’esercizio e le forti tensioni degli ultimi anni”.
In dettaglio, riferisce Bankitalia, per le quattro ‘promosse’ l’impatto ponderato sul capitale (CET1) derivante dallo scenario avverso è pari a 3,2 punti percentuali a fronte del 3,8 per cento della media del campione EBA. Comprendendo anche il Monte dei Paschi, l’impatto sarebbe, in termini ponderati, di 4,1 punti percentuali. Per Mps, sottolinea Via Nazionale, “circa la metà della complessiva riduzione di capitale registrata dal Monte dei Paschi è attribuibile alla diminuzione del margine di interesse; la restante parte è dovuta all’incremento delle deduzioni patrimoniali e delle perdite su crediti e alle svalutazioni sui titoli di Stato detenuti nel portafoglio AFS. Per due terzi circa l’impatto a conto economico è dovuto alla riduzione del margine di interesse. In particolare, l’entità dello shock idiosincratico (pari a 220 punti base), commisurato al rating di partenza della banca (B-), è di gran lunga superiore a quello previsto per banche con rating migliori (25 punti base, per le banche con rating AAA), specie se si considera che tale shock produce i suoi effetti per tre anni consecutivi”. (Adnkronos)
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