Milano 9 Agosto – A Milano ci sono 3300 migranti ospitati nelle strutture e non sappiamo quanti migranti giunti autonomamente. Che si aggiungono ad altre decine di migliaia di extracomunitari che, senza permesso, da tempo vivono di espedienti.
Tutti vedono e capiscono quanto sia esplosiva la situazione sotto il profilo dell’ordine pubblico e della sicurezza. Pensiamo al povero ispettore Turrà che ha perso la vita per uno Stato che si vergogna di far rispettare le leggi. Oppure alla donna trascinata e violentata nel palazzo dormitorio di Via Adriano senza che nessuno delle centinaia di inquilini abusivi muovesse un dito.
La situazione sta scappando di mano perché il confine con la Svizzera, con la Francia e con l’Austria è sigillato. Non fanno più passare migranti. Che rimangono da noi di più e finiranno per chiedere asilo in Italia.
Non c’è bisogno di essere agenti del Mossad per capire i rischi di rivolte, infiltrazione di racket e violenza sulle donne. Basta farsi un giro in Stazione o a Porta Venezia per capire che molti migranti di lungo corso rifiutano l’assistenza e sono già caduti nelle mani di spacciatori e racket delle vite umane.
In tutto ciò la risposta di Sala e Majorino riassume il fallimento del buonismo. Sala pensava di risolvere il problema chiedendo collaborazione ai Comuni della città metropolitana che lui, teoricamente, guida. Risultati zero. Majorino continua a voler requisire nuovi spazi per allestire campi profughi: il campo base Expo, gli spazi delle Fs in Via Tonale, caserme, un tempo preposte alla sicurezza dei milanesi, ora invece adibite ad accogliere potenziali pericoli. Dovrebbero fare solo una cosa: unirsi a tutti i Sindaci delle grandi città e chiedere al Governo di cambiare linea. La linea di andare a prendere i migranti in mare non funziona. Non è un caso se a Malta, in Spagna e in Corsica non sbarca nessuno pur essendo vicine ai punti di partenza.
Qui è il problema. Renzi a ogni tragedia sul mare chiede piu intervento dell’Europa che lo considera un chiacchierone e non se lo fila. L’Italia potrebbe fare altro, anche da sola, contro le mafie del trasporto migranti ma non lo vuol fare. Pensa di poter continuare a pagare fatture sempre piu esose a chi si occupa di accoglienza. A settembre arriverà il momento di una grande mobilitazione per far capire che un bel po’ di Italiani non vogliono suicidarsi.
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Fabrizio De Pasquale, Consigliere Comunale di Forza Italia
Fabrizio De Pasquale ha 60 anni, è sposato, padre di 2 figli e vive a Milano. Laureato in Scienze Politiche, è stato Capo ufficio stampa di varie aziende e del Ministero dei Beni Culturali. Ha lavorato per RAI ed Expo2015 e per un centro media. E’ stato per 24 anni Consigliere e poi Capogruppo di Forza Italia a Palazzo Marino. Conosce bene Milano ma non smette mai di scoprire i problemi e le eccellenze che la metropoli produce ogni giorno. E’ Direttore e amministratore di Milanopost dal 2014 e crede nel ruolo dell’informazione locale per migliorare la città e i suoi abitanti.