Milano 21 Agosto – Ma sì, ridiamo un pò, della serie ridiamo per non piangere.. Sulla pagina Facebook di “Lambrate informa” alcune osservazioni con il sale dell’ironia “Nel Parco Maserati in Rubattino i rom affiancano alle banali e ormai fuori moda panchine di legno verdi, degli splendidi divani di pelle bianca.
Tramontato il Ventura Project, nasce la prima Edizione Estiva del “Fuori Salone” (e chissà da quale salone i nomadi hanno fatto uscire il divano) dove potrete testare i materassi in esposizione o provare vari modelli di scarpe vintage. È con orgoglio che Lambrate\Rubattino vanta il degrado più Fashion di Milano!!!!”
E, naturalmente, seguono alcune foto descrittive. Non so chi sia l’autore del post, ma è fuori dubbio che sia un residente che dall’esasperazione sia passato al sorriso per non rovinarsi il fegato. Ma è incontrovertibile che i problemi nella zona Lambrate sono annosi e mai risolti.
Marco Cagnolati (F.I.) li ha segnalati al Sindaco con una lettera sollecitando l’urgenza affinchè “..il Comune di concerto con il Municipio 3 (ed eventualmente gli altri Municipi coinvolti) lanci un “Piano Stazioni” in sinergia con FS, Grandi Stazioni, RFI, FFOO, Polizia Locale, Amsa, ed ogni altro soggetto interessato per restituire alla città le proprie stazioni ferroviarie e, ovviamente, le vie, le piazze e i giardini circostanti. Luoghi che non sono solo di transito, ma anche spazi pubblici e servizi che segnano fortemente con la loro presenza l’identità di un quartiere, come è il caso di Lambrate, e che dovrebbero essere restituiti alla cittadinanza, ovviamente valorizzati, curati e ben controllati.”
Il degrado evidenziato riguarda “sottopassi della stazione e di via Rimembranze spesso molto sporchi e maleodoranti (urina e feci presenti)
scale mobili, pensiline e ascensori di collegamento fra stazione FS e MM2 spesso non funzionanti od in cattivo stato di manutenzione con presenza di numerose bottiglie, cocci di vetro, sporcizia varia, ecc…
bagni pubblici in parte rotti e inservibili a cui si aggiunge il problema legato alla presenza di capolinea di autobus turistici (Marino, Carminati ed altri) con migliaia di viaggiatori che gravitano su Lambrate e spesso utilizzano quindi la piazza come latrina
bivacco continuo di persone poco raccomandabili sia davanti alla stazione, in piazza Gobetti, sia alle spalle, zona Lambrate vecchia, in particolare in Via Pini
parcheggio di via Rombon angolo distriburore Q8 trasformato in discarica abusiva, presenza di persone non meglio identificate, zingari, che vi abitano in auto ed utilizzano i muretti per i loro bisogni fisiologici
assenza o quasi di presidio di Polizia Locale e delle Forze dell’ordine, in particolare di sera e di notte.”
Non vorrei essere pessimista cari cittadini di Lambrate, ma non credo che Sala percepisca l’ironia.
Soggettista e sceneggiatrice di fumetti, editore negli anni settanta, autore di libri, racconti e fiabe, fondatore di Associazione onlus per anziani, da dieci anni caporedattore di Milano Post. Interessi: politica, cultura, Arte, Vecchia Milano