Disabili, mancano 9.500 insegnanti di sostegno

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Milano 11 Settembre – “Aumenta il popolo degli studenti, diminuisce il numero dei posti per i prof. Solo a Milano dietro ai banchi siederanno tremila ragazzi in più rispetto all’anno scorso. Ma i posti per le supplenze nell’organico di fatto saranno 227 in meno. A denunciare una delle tante contraddizioni del sistema scolastico sono i sindacalisti della Cisl Scuola che, analizzando i preparativi di questo anno scolastico, rilevano anche un altro taglio importante: quello del personale Ata, che ha subito una sforbiciata del 60 per cento: in Lombardia si è passati da 350 a 220 posti, a Milano da 180 a 49. «Manca l’organico aggiuntivo – legge le tabelle Massimiliano Sambruna (Cisl Scuola) – e quest’anno, se è possibile, la situazione è ancora peggio degli altri anni. Arriveremo al 12 settembre, primo giorno di scuola, senza nemmeno le graduatorie del concorso». Il motivo? Non sono ancora state concluse le conciliazioni in sospeso dallo scorso anno scolastico, 259 casi per le scuole primarie e 17 per le medie. Significa che tutte le altre pratiche andranno in coda e il numero reale di posti disponibili si saprà solo dopo la conclusione dei ricorsi.

Ci sono altri due dati inquietanti che turbano la vigilia dell’anno scolastico. Primo: le cattedre scoperte sono ancora 7.433 e i docenti precari non sanno ancora né in che scuola né in che città verranno destinati. Secondo: mancano gli insegnanti di sostegno, come sempre. Dei 19mila posti a disposizione in Lombardia solo la metà verranno ricoperti da docenti specializzati. Ma dall’ufficio scolastico regionale precisano che l’assistenza agli alunni con disabilità ci sarà per tutto l’anno e sarà di qualità. Anche se, magari, a occuparsi del sostegno sarà un insegnante di italiano o di inglese. Negli uffici regionali sono giornate di fuoco e i dipendenti sono sottoposti a «un impegno amministrativo enorme». Effetto dell’onda lunga del piano straordinario della Buona scuola di Renzi avviato lo scorso anno: «Le procedure sono più lunghe – spiegano – e la scadenza per le graduatorie è stata spostata dal 31 agosto al 15 settembre. Però i posti in organico non sono calati, anzi, solo leggermente aumentati rispetto all’anno scorso, quando c’era stata un’impennata grazie alle 7mila assunzioni straordinarie». I concorsi sono in pieno svolgimento, parecchi prof stanno ancora aspettando di sostenere la prova orale e, nemmeno quest’anno, tutti saranno al loro posto con la prima campanella. Per di più gli insegnanti che stanno impostando l’anno scolastico di parecchie classi, e che magari insegneranno per le prime due settimane, non saranno gli stessi che proseguiranno l’anno scolastico.

Ma si tratta semplicemente della cronaca di una storia già sentita, che ogni anno si ripropone più o meno negli stessi termini e con gli stessi ritardi. L’allarme organici è una piaga consolidata delle prime due settimane di settembre e l’algoritmo per l’assegnazione automatica dei posti lascia in sospeso i prof. Fino all’ultimo, e anche oltre.” Fin qui l’articolo di Maria Sorbi pubblicato da Il Giornale che va completato con la possibilità dell’orario ridotto a mezza giornata. Chi è genitore di un bambino disabile dopo aver saputo che sono in forse i mezzi di trasporto, che non c’è certezza di un docente con la specialità e che, infine, nella migliore delle ipotesi la copertura della scuola è di mezza giornata, che fa? Perché gli “ultimi” che meriterebbero più attenzione per essere “primi” nella sensibilità dell’Amministrazione, sono solo i primi a pagare la cattiva gestione di chi ci governa?

Milano Post

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