Milano 13 Settembre – Sono passati oramai quattro mesi – commenta Silvia Sardone, consigliere comunale di Forza Italia – da quando l’allora candidato sindaco Beppe Sala, promise solennemente ai cittadini che animano i comitati di via Cavalcanti e dintorni, che se fosse stato eletto uno dei suoi primi provvedimenti sarebbe stato far chiudere la moschea abusiva con cui sono costretti a convivere. Ovviamente è ancora lì. Fu solo un’abile mossa propagandistica, studiata per far rientrare la protesta che montava in zona con il rischio di rovinargli la campagna elettorale. I cittadini si fidarono e oggi ne pagano le conseguenze.
Così questa mattina si sono susseguiti gli appelli e le segnalazioni alla Polizia Locale (rimasti inascoltate) da parte degli inquilini di via Cavalcanti 8, che a partire dalle cinque del mattino si sono visti il condominio invaso da centinaia di musulmani, che hanno celebrato i loro riti anche con l’ausilio di un megafono, rendendo impossibile il riposo dei residenti. Un evento svolto in un magazzino sotterraneo con altra destinazione d’uso e privo delle più elementari norme di sicurezza per garantire l’incolumità di chi vi ha partecipato
Motivi e modalità del rito celebrato oggi, m’interessano quanto a loro interessa rispettare le nostre leggi, ma a grandi linee dovrebbero essere legati ai giorni di pellegrinaggio alla Mecca, che culmineranno nel“giorno del sacrificio”, festa della fede e della totale sottomissione a Dio che dovrebbe terminare con il sacrificio di animali soppressi con rito Halal. Cosa che mi auguro le autorità si assicurino non avvenga all’interno del condominio di via Cavalcanti e di realtà simili (come in Via Cosenza). Come mi auguro Sala mantenga al più presto la parola data, restituendo alla legalità quella parte di Milano e la tranquillità a chi la abita. Se così non sarà e quelli che amministrano la città continueranno ad avere un atteggiamento sottomesso, come se avessimo già perso la battaglia per salvare la civiltà occidentale, non gli darò pace, finchè non avrà dato seguito alle sue promesse.
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