Sala nel paese delle Meraviglie ed il problema immigrati

Milano

Milano 20 Settembre – Meglio tardi che mai. Pare che Beppe Sala, risvegliatosi da lungo e ristorante riposo, dopo appena tre mesi dalle elezioni abbai cominciato a subodorare che il problema immigrazione sia vagamente scappato di mano dalle parti di Palazzo Chigi. Così, mentre Renzi se la prende con tutti, meno che con se stesso, per il problema (Paesi dell’Est, del Nord e pure del Sud), Beppe fa un’acuta osservazione. Siamo vagamente passati dallo stato acuto dell’emergenza a quello cronico dell’incapacità gestionale. Lui chiede al Governo di non scaricare tutto sui Comuni. Senza rendersi conto di quanto possa essere ridicolo farlo. Dichiara sul punto l’On. Europeo Stefano Maullu (FI):

Diamo il ben svegliato al Sindaco Sala si è finalmente accorto che non viviamo più un’emergenza, ma un fenomeno cronico. Non mi riferisco all’immigrazione, ma all’incapacità di questo governo di gestirla. Milano sta pagando sulla propria pelle l’assurda idea che questi finti profughi stiano dove li si lascia. Mentre invece si spostano ed arrivano a migliaia in Stazione Centrale, qui a Milano. Mi auguro che sia Alfano che Sala si accorgano del disastro che questo errore sta causando. L’unica soluzione è un’accelerazione delle pratiche di richiesta asilo, il divieto di appello ed una veloce procedura di rimpatrio per la stragrande maggioranza di clandestini che qui non hanno diritto a stare”.

Aggiungerei solo che c’è un altro problema, a monte. E cioè che l’intero modello di accoglienza si basa su due equivoci. Uno, assai noto, ovvero che la maggior parte di chi arriva sia qualcuno con qualche diritto da tutelare. Numeri alla mano è esattamente il contrario. Solo una piccola minoranza lo è. Il secondo è più organizzativo, ma non meno pericoloso. E cioè che, messa dove la si vuol mettere, questa gente ci stia. Il che è ridicolo. Questa gente vuole fuggire. Vuole andarsene a Nord. E riuscirci da Rocca Cannuccia è impossibile. Mentre da Milano qualche modo, legale od illegale che sia, lo si trova. Quindi ne puoi anche destinare cento a Rocca Cannuccia, ma rischi di trovartene sessanta a Milano lo stesso. L’immigrazione sarà un fenomeno, ma gli immigrati sono persone. E non hanno la minima intenzione di fare quello che vogliamo noi, soprattutto dopo aver rischiato quello che hanno rischiato per arrivare qua.

Luca Rampazzo

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