Milano 24 Settembre – Lo Scalo Farini è un monumento allo spreco di aree urbane. Ieri con la commissione Urbanistica ho visitato la grande area tra Via Valtellina, Via Lancetti, Via Messina e il Cavalcavia Bacula. 618.000 metri quadri in cui regna un silenzio irreale, dove sono cresciute sterpaglie e robinie. Sembra di stare in quei film dove si racconta il day after di una esplosione: magazzini abbandonati, binari ricoperti dall’erba e qualche insediamento residuo di Poste e Fs.
Perché questa gigantesca area collocata dentro la città è bloccata e inutilizzata? L’accordo di programma sugli scali ferroviari era pronto nella primavera del 2011 ma la sinistra volle modificarlo. 4 anni e mezzo di tira e molla con le Ferrovie per poi autobocciarlo nel dicembre 2015. L’ossessione della sinistra di pianificare alla virgola ha regalato alla città un grande prato incolto per 10 anni.
Ora è importante approvare un nuovo accordo per consentire alla città di avere un grande Central Park di 280.000 metri quadri, quasi come il Parco Sempione. Un parco dedicato soprattutto all’Infanzia, ai suoi giochi, all’edutainment che manca del tutto a Milano. E poi un ponte tra Via Caracciolo e Via Cantoni per decongestionare tutta la zona nord ovest e qualche altro collegamento viario. Certo per acquisire e trasformare in parco questa area bisognerà concedere al proprietario attuale (Fs) e a quelli futuri di realizzare qualche grattacielo. Ma dove è il problema rispetto a uno spreco di aree rimaste incolte e murate fuori dalla città?
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Fabrizio De Pasquale, Consigliere Comunale di Forza Italia
Fabrizio De Pasquale ha 60 anni, è sposato, padre di 2 figli e vive a Milano. Laureato in Scienze Politiche, è stato Capo ufficio stampa di varie aziende e del Ministero dei Beni Culturali. Ha lavorato per RAI ed Expo2015 e per un centro media. E’ stato per 24 anni Consigliere e poi Capogruppo di Forza Italia a Palazzo Marino. Conosce bene Milano ma non smette mai di scoprire i problemi e le eccellenze che la metropoli produce ogni giorno. E’ Direttore e amministratore di Milanopost dal 2014 e crede nel ruolo dell’informazione locale per migliorare la città e i suoi abitanti.