Milano 7 Ottobre – Avete acquistato una vettura a gas, cioè a metano o a Gpl, rispondendo agli inviti di “pulire” l’aria?
Avete acquistato uno di questi mezzi per motivi di lavoro? Cioè per risparmiare soprattutto quando circolate in città?
Ebbene, la risposta che arriva simbolicamente dal Comune di Milano è la seguente: chi se ne frega.
Un bel ringraziamento per chi ha investito nel “green” tanto sbandierato.
Il Comune guidato da Beppe Sala ha infatti in programma di far pagare gli ingressi nell’Area C anche ai possessori dei veicoli a metano o Gpl.
Nessun ticket, invece, per chi guida auto ibride o elettriche.
Il provvedimento dovrebbe scattare nel 2017 e viene giustificato con l’intenzione di eliminare altre auto dal centro (stop previsto anche per i diesel Euro 4, e sono tanti).
Il via libera gratuito alle elettriche e alle ibride è più strumentale che “green” perché, tolti i taxi, per la maggior parte ibridi, e i veicoli elettrici per il pubblico servizio (pochi), le macchine elettriche e ibride in mano ai privati sono veramente pochine. E poi resta sempre il sospetto fortissimo che questo allargamento del blocco sia un altro modo per fare cassa a scapito dei soliti noti.
Ma non finisce qui.
Come al solito si ritiene di risolvere uno o più problemi, senza però pensare che allo stesso tempo se ne creano altri. Insomma, per favorire la progressiva pedonalizzazione e, passatemi il termine, bicicletizzazione del centro di Milano, il territorio compreso nella Cerchia dei Navigli, denominato dall’ex amministrazione Pisapia “Area C”, si andranno a intasare le zone periferiche, creando non pochi problemi a chi la macchina la utilizza per lavoro o non può farne proprio a meno.
Il “Documento programmatico strategico 2016-2021″ approvato recentemente dal Municipio di Milano e di cui “il Giornale, nella cronaca milanese, ha dato ampie anticipazioni, parla chiaro.
Entro cinque anni taglio drastico dei parcheggi con strisce blu nell’area interessata, più piste ciclabili e strade dove i velocipedi possono procedere contromano, più posti anche per le moto e ingresso riservato ai soli residenti (anche loro avranno qualche problema a parcheggiare se non muniti di garage). Aumento delle zone 30 (la velocità consentita).
La giunta Sala, c’era da aspettarselo, privilegia la fascia sociale dei radical-chic che abita in centro, quelli che lo hanno issato a Palazzo Marino, finendo per penalizzare i ceti più deboli che non possono permettersi un’abitazione dentro la Cerchia dei Navigli.
Giusto e ragionevole convincere le persone a muoversi con mezzi alternativi alla macchina se l’utilizzo dell’auto non è indispensabile, ma pensare di risolvere un problema facendo finta di non accorgersi di crearne altri fa parte della solita odiosa demagogia messa in atto dai soliti personaggi, i cosiddetti “compagni al caviale”.
Ah, dimenticavo: previste multe più salate per i divieti di sosta. Non poteva mancare un nuovo tentativo di salasso ai danni degli automobilisti.
Pierluigi Bonora (Autologia)
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