Milano 8 Ottobre – Milano è la città dei record. La prima della classe dove si acquistano più libri, dove ci sono più single, dove vivono più giovani, dove nascono più imprese innovative. A “place to be”, direbbe lo spottone del new York Times che a suo tempo fece il giro di Expo e del mondo. Un posto dove esserci, sì,basta che non usi l’auto.
Sotto la Madonnina, infatti, si riceve il maggior numero di multe in Italia. I dati sono di “Openpolis”: nel 2014 Milano ha incassato circa 102 euro a testa, seguono Firenze con 90,98 e Torino con 58 euro. Roma è solo quarta ma nella Capitale, è noto, i vigili scarseggiano o, quando ci sono, sono a casa in malattia. Ma non c’è solo il record geografico, ma anche quello temporale. Nell’ultimo anno, rispetto allo stesso periodo del 2015, si sono staccati250 mila verbali in più: si è passati dai 3 milioni e 380 mila da ottobre 2014 a settembre 2015 a 3 milioni e 635 mila nei 12 mesi successivi. Meno multe da autovelox, ma molto di più per le cosiddette “soste odiose”: disabili, passi carrai, seconda fila e via dicendo.
Del resto, anche gli ultimi numeri usciti lo scorso anno ci avevano detto come l’allora assessore al Bilancio Francesca Balzani, alias Miss Balzelli, oltre a divertirsi alzando in maniera esponenziale l’addizionale Irpef per riempire le tasche vuote di Palazzo Marino, facesse anche cassa con le multe. La prossima tornata di numeri sarà una bella prova per Beppe Sala che ha già dovuto tenere a bada quelli della sua lista: Cecilia Strada, consigliera comunale, nei giorni scorsi aveva buttato lì l’ipotesi diestendere Area C a tutta la città per scongiurare il traffico per i cantieri della metropolitana. Per il momento il sindaco ha detto no, ma visto che in campagna elettorale ha più volte parlato di riaprire i Navigli sia mai che non gli vengano strane idee.
Federica Venni (L’Intraprendente)
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