Libertà di scelta e controlli sul gradimento migliorano la qualità del cibo nelle mense

Milano 15 Ottobre – Giovedi scorso Milano Ristorazione e il Vicesindaco Scavuzzo sono stati chiamati a rispondere in Commissione Partecipate sulla qualità delle mense a Milano. Proprio il giorno prima era stato rinvenuto uno scarafaggio in un piatto di verdura servito alla elementare di Via Console Marcello. Era un coleottero, ha precisato l’Ad di Milano Ristorazione Gabriella Iacono. Che poi ha elencato i suoi meriti e ha citato un indice di gradimento del sito Pappami. Indice basato però su 4 scuole e su base volontaria. Quindi la Iacono ha battibeccato con i genitori delle commissioni mensa, dicendo che loro non rappresentano nessuno perché sono stati eletti da 4 gatti.

La sinistra e il Vicesindaco sbagliano a far quadrato attorno a una gestione contestata da tutte le commissioni mensa. Perché bambini e genitori si lamentano della qualità del cibo? Secondo me perché MiRi non corregge i suoi errori perché è un monopolista per di più senza controlli e senza capacità di correggersi.

E’ inammissibile che una società che dà da mangiare a 70.000 bambini al giorno non abbia ancora oggi un sistema scientifico, statistico e consultabile della soddisfazione degli utenti. Così non si correggono gli errori né si combattono gli sprechi alimentari. Basti pensare che l’unico dato riportato nel Bilancio MiRi, illustra che l’insoddisfazine dei bambini era del 12% nell’anno scolastico 2014/15 ed e diventata 32% nella stagione 2015/16.

Allora si capisce perché é importante affermare il principio della libertà di schiscetta. Cosi si introduce un po’ di concorrenza e ciò farà bene anche a MiRi. L’obiezione della sicurezza alimentare è solo una scusa. Nessun genitore vorrebbe avvelenare i figli né tantomeno  lascerebbe scarafaggi o mosche nella schiscetta come invece è accaduto a MiRi.
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Fabrizio De Pasquale, Consigliere comunale di Forza Italia