Milano 18 Ottobre – “Finché non c’è una legge nazionale non possiamo permetterci di dare avvio alla costruzione di alcuna moschea”. Lo ha detto Stefano Parisi, presentando le sue proposte prima della seduta del consiglio comunale dedicata al tema dei nuovi luoghi di culto in città. Ribadendo la posizione espressa fin dalla campagna elettorale per le amministrative “noi continuiamo a dire le stesse cose: il sindaco deve chiedere al governo una legge su questo argomento, come stanno facendo i francesi dopo tanti morti”
Come presupposto alla nascita di moschee “serve una dichiarazione netta e pubblica da parte delle comunità islamiche rispetto ai nostri principi di libertà, che sono alla base della nostra civiltà'”. “Ci sono principi che devono essere affermati con chiarezza”, ha sostenuto Parisi, e la stessa chiarezza ci deve essere nell’individuare “le comunità che non aderiscono in alcun modo alla jihad”. Con Milano Popolare e Forza Italia “noi proponiamo azioni anti radicalizzazione, chiediamo il censimento dei luoghi di preghiera clandestini, e chiarezza nel parlare con quelle comunità, che rappresentano la stragrande parte dei musulmani, che non sposano l’estremismo. Per la loro libertà e per la nostra bisogna distinguere con chiarezza fra chi ha atteggiamenti ambigui e chi no”
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