A ‘Real Bodies’ Milano in media 3 episodi al giorno, predisposta infermeria e si valuta defibrillatore
Milano 28 Ottobre – C’è chi rimane semplicemente a bocca aperta davanti a un’opera d’arte e chi si lascia coinvolgere a tal punto da perdere i sensi. Rari casi di sindrome da Stendhal? No, shock da statue cadavere. Succede a Milano, dove la mostra internazionale anatomica ‘Real Bodies, scopri il corpo umano’ registra un boom di malori. Sono 63 gli episodi – tra fastidi momentanei e veri e propri svenimenti con perdita dei sensi – collezionati in poco più di 3 settimane di apertura. Sei gli svenimenti nell’ultimo weekend. E, a sorpresa, è il sesso forte ad avere lo stomaco più debole.
“C’è una percentuale di persone impressionabili – commenta il patron e promoter mondiale di Venice Exhibition, Mauro Rigoni – Lo avevamo già riscontrato a Lisbona dove registrammo 220 mila ingressi in 5 mesi di apertura, e ora si sta verificando anche per il pubblico in visita all’edizione completamente rinnovata di Milano. Buona parte dei visitatori che hanno accusato mancamenti, comprendendo anche cali di pressione e vertigini, sono maggiorenni. Molti sono maschi fra i 20 e i 35 anni”.
L’esposizione che ospita cadaveri plastinati, organi e parti di corpo umano, viaggia a una media di poco meno di 3 malori al giorno, tanto che la direzione della mostra che fa capo alla società Venice Exhibition di Venezia ha già predisposto una zona infermeria per far riprendere i visitatori più impressionabili colti da malore, e ora sta valutando persino se dotare di defibrillatore lo Spazio Ventura XV di Lambrate, sede dell’esposizione.
Fra le aree di più forte impatto quella che ospita feti nei vari stadi di crescita
A far battere forte il cuore sono alcune sezioni più di altre. “Le aree espositive di più forte impatto – confermano gli organizzatori – sono risultate la sezione dedicata all’apparato riproduttivo, con i feti nei vari stadi di crescita, e la zona delle autopsie con gli organi aggrediti dai tumori. Il fenomeno svenimenti continua, nonostante le aree siano segnalate all’ingresso da inequivocabili cartelli che mettono in guardia le persone più impressionabili”.
In caso di malessere leggero, spiegano dalla mostra, in una zona qualunque dei circa 2.000 mq di esposizione si attiva il personale della mostra per garantire supporto sul posto e monitorare la situazione. Le persone con malori di breve durata “le abbiamo fatte semplicemente sedere su una sedia comoda in zona arieggiata e monitorate finché era necessario, mentre nei casi di perdita dei sensi siamo costretti ad attivare uno staff apposito predisposto proprio per queste evenienze. Spesso le manovre come far distendere e sollevare le gambe sono utili, ma viene valutato caso per caso, con una linea sempre pronta per il 118 che per fortuna finora non è stato necessario”.
Tra sabato e domenica, aggiunge Rigoni, “abbiamo avuto 6 malori in tutto. Un episodio ci aveva preoccupato un po’ perché una signora 50enne, che era svenuta nella sala della riproduzione mentre visitava la mostra con un’amica, non accennava a riprendere il controllo dell’equilibrio nonostante avesse ripreso i sensi e fosse cosciente. Ci ha chiesto di restare distesa nella zona di sicurezza sanitaria per quasi un’ora, finché non è venuto il marito a prenderla e l’ha portata all’ospedale a fare dei controlli”.
Antonello Cirnelli, medico legale curatore scientifico dei contenuti di Real Bodies precisa: la mostra “è adatta a tutti, senza distinzione, e mostra senza filtri la realtà del corpo umano con esclusive finalità di divulgazione scolastica e scientifica, senza spettacolarizzazioni della morte”, garantisce l’esperto, parlando di “malori statisticamente nella norma”, che “possono essere ricondotti a particolare sensibilità e situazioni soggettive dei visitatori svenuti”. (Adnkronos)
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