Milano 5 Novembre – “Milano è una città per le donne più di altre città”. Lo ha affermato l’ex ministro degli Esteri Emma Bonino, commentando i risultati della recente analisi di Italia Lavoro che vede Milano come prima città italiana per tasso di occupazione femminile, con quasi il 65% di donne residenti tra i 20 e i 64 anni che lavorano. (Ansa)
Ma ci sono molti però..perché mancano strutture e servizi a misura dei bambini, perché i controlli negli asili privati non sono rigorosi, perché le zone verdi e i giochi per l’infanzia rappresentano spesso luoghi dove regna la criminalità, perché con l’arte dell’arrangiarsi in assenza di asili e strutture interne alle aziende sono gravi deterrenti per chi voglia avere più figli, perché le mense scolastiche non sono un esempio di sicurezza igienica, perché…si potrebbe continuare.
E infatti ha spiegato che sul fronte delle donne “Milano ha ancora molta strada da fare”. La ricerca, dunque, “non dice che va tutto bene”, ma “certifica con i numeri” che il cambiamento è possibile. L’analisi, svolta nell’ambito del progetto Equipe 2020 per conto del Ministero del Lavoro, ha evidenziato soprattutto che Milano è ancora lontana dall’essere una città a misura dei bambini e presenta un tasso di fecondità al palo.E se i figli scarseggiano e manca la disponibilità a procreare, l’amministrazione della città dovrebbe porsi qualche domanda a cui dare qualche risposta.
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Olga Molinari