L’emozione ha la voce del pianto per la morte di Leonard Cohen

Cultura e spettacolo

Milano 12 Novembre – L’emozione ha la voce del pianto per la morte del poeta e musicista Leonard Cohen. E se “c’è un’esplosione di luce in ogni parola”, oggi cantiamo insieme per te “Alleluja” . Con tenerezza e rimpianto, con riconoscenza e dolore.

Le note biografiche che seguono sono tratte da Il Sole 24 Ore: “E’  morto all’eta’ di 82 anni Leonard Cohen. Lo annuncia la sua casa discografica Sony Music Canada sulla pagina Facebook di Cohen scrivendo: «Con profondo dolore comunichiamo che il leggendario poeta, cantautore ed artista Leonard Cohen e’ morto»’. La notizia viene riportata anche dalla rivista Rolling Stone online. Non viene rivelata la causa della morte. «Abbiamo perso uno dei piu’ prolifici visionari. Una commemorazione si terra’ a Los Angeles fra qualche giorno. La famiglia richiede privacy nel suo periodo di dolore», prosegue la nota della casa discografica.

Leonard Cohen e’ stato una sorta di eminenza grigia in un piccolo nucleo di cantanti e cantautori di grande impatto, in una generazione emersa a cavallo tra gli anni Sessanta e i primi anni Settanta. Solo Bob Dylan e Joan Baez esercitarono probabilmente un’influenza piu’ profonda sulla loro generazione, e forse solo la conterranea canadese Joni Mitchell, cantautrice icona della West Coast, fu al suo livello nelle liriche.

Leonard Norman Cohen era nato il 21 settembre 1934 a Westmount, nel Quebec. Aveva imparato a suonare la chitarra da ragazzo e aveva formato un gruppo folk, i Buckskin Boys. Presto ispirato da Federico Garcia Lorca si era rivolto alla poesia. Dopo la laurea alla McGill University, si era trasferito nell’isola greca di Hydra dove aveva pubblicato le sue prime raccolte di poesie Flowers for Hitler nel 1964 e i racconti The Favourite Game nel 1963 e Beautiful Losers nel 1966. Frustrato dalle scarse vendite e poi dal lavoro in una fabbrica di vestiti a Montreal, visito’ New York nel 1966 e si immerse nell’ambiente del folk-rock della citta’. Conobbe la cantante folk Judy Collins, che in quello stesso anno inseri’ due canzoni di Cohen nel suo album ”In my life”. Una delle due era il primo celeberrimo successo di Cohen ”Suzanne”. Le sue frequentazioni nella ”Grande Mela” comprendevano all’epoca Andy Warhol e i Velvet Underground con la loro musa, la mitica cantante tedesca Nico, le cui atmosfere sul filo della depressione ripropose nel suo album del 1967 ”Songs of Leonard Cohen”. E’ stato uno dei pochi artisti della sua generazione ad avere successo anche superati gli ottanta anni, e il suo ultimo album ”You Want It Darker”, e’ stato pubblicato quest’anno.

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