Milano 14 Novembre – La fuga di capitali dall’Italia corre impetuosa. Il quantitative easing della Bce per il momento tiene le grandezze sotto controllo ma è come un mostro in gabbia. Se davvero a marzo il rastrellamento come annunciato da Draghi si concluderà rischiamo di trovarci peggio del 2011. Difficilmente sbaglio le previsioni e per questo dico che stiamo ballando sull’orlo del baratro.
Questo scenario da incubo è il risultato della contabilità del Target2. Come ho già spiegato altre volte si tratta della bilancia dei pagamenti all’interno dell’eurosistema. Sono elementi tecnici e poco comprensibili a gran parte dell’opinione pubblica. Ma proprio per questo sono più pericolose. Il dato è questo: lo sbilancio dell’Italia è in continua crescita e settembre ha toccato il record di 354 miliardi. Due terzi del passivo è stato accumulato dall’estate 2014.
Eric Dor, un professore di economia all’università di Lille, ha provato a fare due conti. Le sorprese non mancano. Emerge, che lo stock di titoli in portafoglio alle banche è rimasto sostanzialmente invariato. Gli stranieri, seppure in misura minima hanno comprato tanto che il portafoglio di titoli italiani in loro possesso è salito di dieci miliardi. E allora come si è creato lo sbilancio? Le conclusioni dello studio di Eric Dor, sono clamorose. A liquidare massicciamente pacchetti di titoli pubblici italiani sono state le famiglie e le imprese. Una squillante manifestazione di sfiducia nel Paese la cui proiezione negativa si apprezza solo se si considera il passo successivo. I risparmiatori avrebbero infatti potuto utilizzare la liquidità ottenuta dai titoli di Stato, investendo in altre attività nazionali. Se ne sono ben guardati. Dal 2014 gli italiani hanno acquistato quote di fondi comuni di investimento esteri per 132 miliardi e titoli esteri per circa 90 miliardi. Vuol dire che stiamo assistendo ad una massiccia e persistente fuga di capitali, i cui effetti sulla stabilità delle finanze italiane si ingigantiranno, man mano che la Bce inizierà la ritirata dal Qe, chiudendo progressivamente l’ombrello di protezione di questi mesi.
Ernesto Preatoni blog
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