Milano 17 Novembre – I freddi numeri dell’indigenza denunciati dalla Caritas danno il senso di una politica e di una trasformazione sociale che ci riporta ancora una volta a riflettere sulle politiche sociali sbagliate operate in questo tempo contraddittorio e ideologico. L’Ansa riferisce “ In un anno, dal 2014 al 2015, sono aumentati del 21,3% i senza tetto che hanno chiesto aiuto al sevizio di accoglienza della Caritas di Milano. È uno dei dati emersi dal XV Rapporto dell’osservatorio diocesano della povertà e delle risorse della Caritas Ambrosiana, che ha analizzato un campione di 13.170 persone incontrate nel 2015.
Dall’inizio della crisi, nel 2008, al 2015, è cambiato l’identikit delle persone aiutate, e in particolare sono aumentati gli italiani, il cui numero è cresciuto del 21,6% e oggi rappresenta il 37% degli assistiti. All’aumento degli italiani, soprattutto uomini e sempre più anziani, è corrisposta una diminuzione delle donne straniere. Gli stranieri che si sono rivolti alla Caritas, in generale, sono diminuiti del 29% rispetto al 2008 anche per effetto del cambiamento delle politiche nazionali di accoglienza migranti. Rispetto all’inizio della crisi le persone con disagio abitativo sono cresciute del 64,2%.”
E i dati, ancora una volta dimostrano che a Milano essere straniero è un privilegio, che gli anziani sono abbandonati spesso a se stessi, che l’aumento esponenziale del disagio abitativo è il prodotto di una politica inefficiente, inefficace e insensibile. In sintesi: il prodotto di una non volontà di pianificare e organizzare soluzioni accettabili ed eque.
Nene
Soggettista e sceneggiatrice di fumetti, editore negli anni settanta, autore di libri, racconti e fiabe, fondatore di Associazione onlus per anziani, da dieci anni caporedattore di Milano Post. Interessi: politica, cultura, Arte, Vecchia Milano