Milano 26 Novembre – Con circa 100 opere, tra dipinti, disegni e incisioni, un terzo delle quali mai prima d’oggi esposto in Italia, ha aperto il 25 novembre alle Gallerie d’Italia di Intesa Sanpaolo a Milano, la straordinaria mostra dal titolo Bellotto e Canaletto. Lo stupore e la luce. Si tratta del primo progetto espositivo che il capoluogo lombardo dedica al genio pittorico di due artisti di spicco del Settecento europeo: Antonio Canal, detto “il Canaletto” (Venezia 1697-1768) e suo nipote Bernardo Bellotto (Venezia 1722 – Varsavia 1780).
Curata da Bozema Anna Kowalczyk, la mostra è organizzata da Intesa Sanpaolo in partnership con alcuni tra i più importanti musei europei che conservano le opere dei due artisti, tra cui la Gemaldegalerie Alte Meister di Dresda, lo Zamek Kròlewski di Varsavia e il Castello Sforzesco di Milano. Giovanni Bazoli, presidente emerito di Intesa Sanpaolo, ha infatti sottolineato: “Grazie ai prestiti di musei e collezionisti di tutto il mondo, porteremo in città le opere dei massimi interpreti del vedutismo, per ripercorrere una delle stagioni più luminose della pittura italiana ed europea. La mostra conferma l’impegno della banca a valorizzare la grande storia culturale e l’arte del nostro Paese, secondo gli obiettivi che ci siamo posti con il progetto Cultura”.
Il percorso espositivo della rassegna illustrerà uno dei più affascinanti episodi della pittura europea: il vedutismo veneziano. Due artisti, legati da vincolo di sangue, riuscirono infatti a trasformare questo particolare genere nella corrente d’avanguardia che tanto caratterizzò il Settecento. Canaletto riuscì ad imporsi sul teatro europeo grazie ai particolari procedimenti compositivi, risultato del razionalismo di matrice illuminista e delle più moderne ricerche sull’ottica, mentre Bellotto, sviluppò e interpretò in maniera del tutto personale e originale i segreti della tecnica appresa.
La rassegna offre dunque l’opportunità di un confronto tra due soluzioni pittoriche, restituendo anche un eloquente panorama sull’Europa del tempo e sulla sua classe dirigente, che fece a gara per commissionare i dipinti ai due grandi veneziani.
La recente riscoperta dell’inventario della casa di Bellotto a Dresda, distrutta dal bombardamento prussiano del 1760, ha inoltre permesso di conoscere la sua biblioteca. Una scoperta questa che gettato una nuova luce sulla personalità e l’indipendenza intellettuale dell’artista, sulle sue passioni, la letteratura, il teatro, il collezionismo. Questo eccezionale documento verrà esposto in mostra assieme a una selezione di libri che appartenevano alla sua ampia biblioteca, la più straordinaria tra quelle finora note formate da un artista.
Come ha spiegato il sindaco, Giuseppe Sala, la mostra “non rappresenta la solita rassegna, perché da un lato garantisce un’emozione imperdibile, dall’altro mostra la capacità di Milano di collaborare con le città d’arte, a livello nazionale e internazionale. Aprire sempre di più Milano al mondo è la sfida in cui siamo impegnati. La città sta vivendo una stagione di grande vitalità e attrattività che ha come protagonista la cultura. Dobbiamo continuare così” – ha concluso il primo cittadino presentando l’esposizione.
La mostra, che resterà aperta fino al 5 marzo 2017, è accompagnata da un catalogo realizzato da Silvana Editoriale. All’interno del volume sono presenti saggi su ambedue gli artisti e la loro opera, e inoltre illustra i risultati delle analisi tecniche più innovative che hanno permesso di confrontare per la prima volta in modo esaustivo i dipinti e i disegni dei due pittori.
Vademecum
Bellotto e Canaletto. Lo stupore e la luce
fino al – 5 marzo 2017
Gallerie d’Italia – Piazza della Scala 6, Milano
Apertura
dal martedì alla domenica ore 9.30 – 19.30 (ultimo ingresso ore 18.30)
giovedì ore 9.30 – 22.30 (ultimo ingresso ore 21.30)
chiuso lunedì
Informazioni
numero verde 800.167619; info@gallerieditalia.com; www.gallerieditalia.com
Biglietto: intero 10 euro, ridotto 8 euro, ridottissimo 5 euro
Gratuito per meno di 18 anni e scuole e la prima domenica del mese
(ArteMagazine)
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