Facce da criminale? Con un software realizzato in Cina la fisiognomica torna di attualità

Cronaca

Milano 30 Novembre – Le bistrattate teorie della fisiognomica sembra stiano per essere rivalutate. Si può identificare un criminale, attraverso alcune caratteristiche del volto? Alcuni scienziati cinesi ritengono che si possano individuare potenziali criminali, osservando il loro viso.

Il software realizzato in Cina è stato in grado di identificare tra circa 1.900 fotografie di volti, quelli di persone che avevano commesso un reato con l’89,5% di precisione.china-minority-report-jpg-212b97b88f78ecbb0f0e986fc60595522

È emerso che i criminali hanno il labbro superiore curvato del 23% e gli occhi sono più vicini, l’angolo tra due linee tracciate dalla punta del naso agli angoli della bocca è più corto. Bisogna dire che si tratta solo di un primo test che va, ovviamente, migliorato con il tempo.

Un tipo di presunta scienza controverso, quello della fisiognomica, legato alle teorie del medico Cesare Lombroso, considerato uno dei padri della criminologia; l’antropologo sosteneva la tesi secondo cui i comportamenti criminali sarebbero determinati da predisposizioni di natura fisiologica, i quali spesso si rivelano anche esteriormente nella configurazione anatomica del cranio e nell’asimmetria facciale.
Non vi è alcuna prova concreta sul perché i criminali potrebbero apparire diversi, ma gli accademici della Shanghai Jiao Tong University, affermano che l’intelligenza artificiale può essere considerata attendibile.

Nello studio scrivono: ”A differenza di un esaminatore/giudice umano, la rete neuronale non ha emozioni, pregiudizi di sorta che possono scattare da precedenti esperienze, razza, religione, credo politico, sess, età, ecc. e non è condizionato da insonnia o cattiva digestione”.

Hanno raccolto 1.856 fototessere di uomini di erà compresa tra i 18 e i 55 anni, metà del quali erano criminali, senza barba o cicatrici, né segni particolari sul volto. Un processo utile a “insegnare” alla rete la differenza tra i “buoni” e i cattivi.  Il sorprendente risultato è stato di una precisione all’89,5%.

L’intelligenza artificiale ha rilevato che non c’è un volto criminale tipico ma molti; tra chi non lo è, in realtà tra loro hanno più somiglianze facciali rispetto a chi infrange la legge. Una sintesi dei risultati afferma: ”La variazione tra i volti dei criminali è significativamente maggiore di quella dei visi di persone “normali”. (BlitzQuotidiano)

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