Milano 15 Dicembre – Ieri sera i carabinieri del Nucleo Investigativo di Monza, unitamente a quelli della Compagnia di Cassano d’Adda, hanno eseguito un fermo di indiziato di delitto nei confronti di Mario Marcone, compagno di Gabriella Virginia Fabbiano, il cui corpo, avvolto in un telo, era stato rinvenuto il 5 dicembre scorso in un lago artificiale prospiciente una cava di Cernusco sul Naviglio. Il fermo è stato disposto dall’A.G. all’esito delle risultanze investigative raccolte dagli inquirenti, corroborate agli esiti degli accertamenti scientifici eseguiti da personale del RIS di Parma che, procedendo ad un’attenta analisi dell’autovettura in uso all’indagato, ha rinvenuto all’interno alcune tracce ematiche. Il successivo sopralluogo presso l’abitazione del principale indagato ha consentito di evidenziare ulteriori tracce di sangue nella camera da letto, inconfutabilmente riconducibili alla vittima.
La circostanza ha portato il Marcone a rendere le prime ammissioni in merito alle proprie responsabilità. Il Marcone ha quindi confessato di aver commesso l’omicidio di Gabriella, specificando che il delitto era avvenuto il 30 novembre all’interno della propria abitazione, con un colpo di arma da fuoco esploso al culmine di un litigio dettato dalla gelosia. Soltanto alcuni giorni dopo l’omicidio, il Marcone avrebbe provveduto ad occultare il corpo, liberandosi anche della pistola, ancora al centro delle ricerche degli investigatori.
Il P.M. titolare del fascicolo processuale ha quindi emesso un provvedimento di fermo di indiziato di delitto per omicidio, concorso in porto illegale d’arma da fuoco e concorso in soppressione di cadavere. Analogo provvedimento restrittivo è stato emesso nei confronti di Fabrizio Antonazzo , 60enne di Cernusco sul Naviglio e amico dell’omicida, a carico del quale gli investigatori hanno raccolto gravi indizi di colpevolezza in ordine alla soppressione del cadavere di Gabriella, concorso in porto illegale di armi e favoreggiamento personale, avendo fornito contributo materiale al successivo occultamento del cadavere.
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