Il garantismo intermittente della sinistra

Attualità

Milano 16 Dicembre – Stanno creando un clima infame. Solo che stavolta a dirlo, riferendosi ai magistrati, la stampa, il popolo della tastiera sono i compagni Milanesi. Non spieremo dal buco della serratura delle loro vite politiche Social, ma non ce n’è bisogno. Il garantismo non è di destra, né di sinistra. È una posizione pragmatica. Collegata all’esigenza pratica di consentire, da una parte, alle forze dell’ordine di poter indagare senza la paura di distruggere delle vite, e dall’altra degli individui di potersi confrontare con una procedura completa in cui si possano difendere. Il processo è un contraddittorio, le indagini sono un monologo dell’accusa. Le indagini non tutelano in maniera completa i diritti dell’individuo, perché servono a capire. Ma soprattutto le indagini servono a dimostrare una tesi, checché se ne possa dire. Questi discorsi li abbiamo sempre fatti. Li abbiamo fatti quando i giusti ci giudicavano dall’alto della loro infinita virtù. Li abbiamo fatti anche quando i loro, vedansi i casi Del Turco e Tedesco, per fare due esempi, sono finiti nel tritacarne. Noi siamo pronti, sempre, in qualsiasi caso e per qualsiasi uomo, a far valere questo principio. La storia, ahinoi, ci ha dato torto. Il vento grillino ha trasformato ogni velina di politica in un vortice letale quanto una sentenza di morte. Ogni sospetto è diventato una prova, ogni PM si è potuto ergere a giudice, giuria e boia. Ed oggi, improvvisamente, legati a doppio filo da un destino cinico e baro, entrambi i partiti devono affrontare il fato che si sono costruiti da soli.

Marra a Roma, Sala a Milano. Va detto che il caso Sala è meno grave, per quanto i soldi coinvolti ed i danni causati il suo caso sarebbe ben più ampio. In ogni caso, politicamente la barca è la medesima. La reazione del centro destra pure. Sono innocenti. Lo vogliamo gridare. Sono innocenti fino a prova contraria. Innocenti. Innocente Sala che non si capisce cosa stia facendo. Innocente Marra, che vede il mondo da dietro le sbarre. Innocenti i loro partiti, che non devono rispondere di nulla fino a sentenza definitiva. Innocenti i loro elettori che li hanno consapevolmente scelti e non hanno sbagliato in nulla (per Marra vale il discorso in quanto rivolto alla Raggi). Fino alla sentenza. Fino all’eventuale condanna.

Semmai lo sfottò politico è rivolto a chi si proclama più puro dei puri ed ora verrà epurato. È una grande tradizione anche quella. Dopotutto, a Natale, siamo tutti più attaccati alle tradizioni.

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