Milano 17 Dicembre – Non si è rinnovato a Napoli il miracolo di San Gennaro. Alle 19.15 l’ampolla è stata riposta nella teca che la custodisce e la Cappella del Tesoro di San Gennaro, in Duomo, è stata chiusa. Nel giorno del così detto ‘miracolo laico’ (il terzo dell’anno nel quale avviene il prodigio) non si è sciolto il sangue del Santo Patrono. Prima di chiudere la teca monsignor Vincenzo De Gregorio, abate della Cappella, rivolgendosi ai fedeli ha detto : “Non dobbiamo pensare a sciagure e disgrazie. Noi siamo uomini di fede e dobbiamo continuare a pregare”. In serata nel Duomo erano presenti i rappresentanti della Deputazione di San Gennaro, del Comitato di San Gennaro e il questore Marino. Stamattina la Cappella del Tesoro in cui sono custodite le reliquie del Santo Patrono di Napoli è stata aperta ed hanno avuto inizio le preghiere. Ma il sangue è rimasto addensato. Anche alle 16,30, orario in cui si sarebbe dovuto verificare il ‘miracolo’ il sangue del Santo non si è sciolto.
FOCUS / San Gennaro, perché il sangue si scioglie
Il ‘miracolo’ del sangue liquefatto di San Gennaro è atteso tre volte all’anno: il 19 settembre, giorno del martirio del patrono di Napoli, il 16 dicembre (anniversario dell’eruzione del Vesuvio del 1631, quando si dice che il santo riuscì fermò la lava alle porte della città) e il sabato precedente la prima domenica di maggio, data della traslazione del corpo. Non sempre però la liquefazione avviene, oppure avviene in ritardo o in anticipo, rispetto al momento ‘clou’ della processione. Tutti segni considerati infausti.
I CASI DI MANCATA LIQUEFAZIONE – La storia recente riporta diversi casi di mancato scioglimento. Nel settembre del 1939 e del 1940, ad esempio, in corrispondenza con l’inizio della seconda guerra mondiale e dell’entrata nel conflitto dell’Italia; nel settembre del 1943, data dell’occupazione nazista, nel settembre del 1973, periodo della diffusione del colera a Napoli e nel settembre del 1980, anno del terremoto in Irpinia. Tutte date in qualche modo drammatiche. E anche nei secoli scorsi, si ricordano giorni in cui il miracolo non è avvenuto. Coincidono spesso con assedi, eruzioni e pestilenze.
QUANDO IL SANGUE SI E’ SCIOLTO FUORI DALLE RICORRENZE – In rare occasioni poi il sangue si è sciolto anche fuori dalle ricorrenze stabilite. Successe ad esempio, nel 1799. Il 23 gennaio il Generale di Napoleone Jean Étienne Championnet entrò vittorioso a Napoli, caduta dopo una strenue resistenza da parte dei suoi cittadini. I transalpini erano invisi alla popolazione, c’era chi li considerava come l’anticristo per le note posizioni libertine del loro condottiero. Championnet, per placare il dissenso, ordinò al clero di aprire le chiese e di predicare pace e ordine. Quindi, il giorno dopo, si recò al Duomo. E non appena l’ampolla fu consegnata nelle sue mani, ecco che avvenne il miracolo della liquefazione del sangue di San Gennaro. Grande stupore fra i presenti e in città, per l’evento ‘anomalo’. I maligni lo chiamano ancora oggi ‘il miracolo di Championnet’. (Il Giorno)
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