Milano 19 Dicembre – Per demolire una bici abbandonata da tre anni un Comune deve spendere ben 1.400 euro. Una vera follia in un momento in cui le casse pubbliche sono al «verde» e gli amministratori faticano a trovare il denaro per rattoppare le buche sulle strade. Eppure questo spreco di soldi risponde a leggi e regolamenti vigenti, come dimostra il caso di Senago, piccolo centro tra hinterland milanese e Brianza. Qui, ma potrebbe essere ovunque, una bici abbandonata tre anni fa e non reclamata dal proprietario ha finito per essere inghiottita dal mostro tentacolare della burocrazia.
In altre parole, facendo formale richiamo a decreti sindacali, delibere, circolari ministeriali e prefettizie, ben dieci in tutto, il comandante della polizia locale, Vincenzo Avila, ha scritto e firmato il provvedimento che ha come oggetto «spese di trasporto, custodia e demolizione di veicolo mountain bike marca Legnano», allegando un preventivo di spesa di 1.385,36 euro. Somma comprensiva di Iva al 22% dovuta dall’autofficina di Limbiate che l’aveva tenuta in custodia. Con questa somma, tanto per chiarire, si sarebbero potute acquistare oltre dieci bici nuove e regalarle a chi ne aveva bisogno. Invece la legge vuole che si agisca così. Questa volta, però, la notizia dagli uffici è rimbalzata in strada, accendendo una comprensibile polemica alimentata anche dai social.
Il commento è unanime: «È incredibile che per demolire una bici si debba spendere una cifra simile. Non sarebbe stato meglio tenerla magari qualche mese in deposito comunale e poi donarla a qualcuno che ne aveva bisogno?». Il Comune, dal canto suo, si appella alla legge: «Si tratta di un sequestro giudiziario durato 890 giorni – spiega il sindaco Lucio Fois –. Siamo obbligati a mantenere i beni sequestrati in deposito fino al dissequestro da parte dell’autorità giudiziaria che ne ordina la demolizione». Dunque, i 1.400 euro sono serviti in larga parte a pagare l’officina che custodiva il mezzo: il prezzo, come stabilito dai listini è di 1,5 euro al giorno. In un anno nella piccola Senago vengono abbandonate mediamente tre o quattro bici, ma nei centri più grandi… Si tratta quasi sempre di bici vecchie e arrugginite. Qualcuna viene ritirata dal proprietario che ne ha denunciato il furto, le altre rimangono a carico dei municipi. Che, in assenza dei proprietari che si dovrebbero sobbarcare i costi del deposito, le devono «distruggere» a spese dei cittadini. (Il Giorno)
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