Milano 29 Dicembre – Dal 9 al 24 gennaio al Teatro Strehler
I versi di Omero riletti attraverso gli occhi dell’archeologo Heinrich Schliemann, famoso per aver individuato i resti della mitica città di Troia, permetteranno di scoprire i luoghi che sono stati teatro della guerra più leggendaria della storia e di dare vita agli spettri di tutte le guerre da essa generati.
Heinrich Schliemann, imprenditore tedesco e grande archeologo, è a letto, in una stanza semplice, con oggetti senza tempo, forse sogna o delira in preda alla febbre malarica. Si muove in questo spazio, ansioso di ritrovare i luoghi dell’antica città di Troia: cerca indicazioni geografiche nell’Iliade tascabile che apre e consulta di continuo, ne legge i versi e, quasi senza rendersene conto, la forza del poema omerico torna a vivere in alcuni dei suoi personaggi che prendono vita e raccontano, attraverso il corpo e la voce di Schliemann, la storia della guerra di Troia. L’archeologo vuole capire dove scavare per trovare la rocca di Priamo, le mura della città, il campo di battaglia, l’antico fiume Scamandro, le navi greche… e così facendo viene “assediato” dalle voci e dalle storie di tutti: Agamennone re dei Greci, Elena, la bella regina di Sparta, Ettore, luminoso principe troiano, Achille furioso, il più forte dei guerrieri greci, e Priamo, re di Troia.
L’Iliade è un poema che parla di guerra ed esalta le virtù militari degli eroi. Ma è anche la narrazione di tutte le persone coinvolte in una guerra – combattenti e civili, eroi, donne e bambini – perfetta descrizione di un’immane tragedia e del suo ripercuotersi in una comunità.
Tra le pieghe dei versi bellissimi di Omero, ci sono il dolore per la morte di un figlio o di un marito, di un fratello o di un amico, la lotta disperata per difendere la propria città o il proprio onore, la paura della distruzione e della perdita. Per questo la guerra di Troia rappresenta la matrice di tutte le guerre: prima di cui ci sia giunto uno scritto le contiene tutte.
Partendo dall’Iliade di Omero lo spettacolo ripercorre il filo della storia che collega mito, epica e narrazione al presente. Perché, anche se cambiano i tempi, le epoche e le guerre, i temi che riguardano l’uomo sono destinati a rimanere sempre gli stessi.
Spettacolo consigliato a partire dagli 11 anni – Biglietto posto unico 10 euro – Durata: 85 minuti
Orari: lunedì 9 e 16, mercoledì 11, venerdì 13 gennaio ore 20.30;martedì 10 e 17, giovedì 12 gennaio ore 19.30; domenica 15 e sabato 21 gennaio ore 16; sabato 14 e domenica 22 gennaio riposo.
Informazioni e prenotazioni 02.42.41.18.89- www.piccoloteatro.org
Laurea Magistrale in Lettere Moderne. Master in Relazioni Pubbliche.
Diploma ISMEO (lingua e cultura araba). Giornalista. Responsabile rapporti Media relations e con Enti ed Istituzioni presso Vox Idee (agenzia comunicazione integrata) Milano.