Milano 5 Gennaio – Ieri, 4 Gennaio 2017, l’Ansa lancia un’agenzia. Si sta diffondendo il panico per un attacco chimico a Milano. Il che è vero. La cosa falsa è che ci sia stato un attacco. La storia è che a fine dicembre si è ventilata l’ipotesi che ci fosse una cellula terroristica che stava preparando un attentato chimico. Controlli successivi hanno dimostrato che non c’era nessuna cellula, nessun laboratorio né tanto meno alcun arsenale chimico. Con qualche giorno di ritardo una parte dell’informazione è trapelata. Ed è stato subito panico.
La settimana scorsa è stato fatto evacuare il Mac Donald’s in Duomo. Qualcuno stava urlando “Ci sparano, ci sparano!”. Una donna ha avuto un malore ed è dovuta ricorrere alle cure dei sanitari. Non c’era stata, ovviamente, alcuna sparatoria. Nessun morto. Solo un autocompattatore dei rifiuti che aveva compattato qualcosa che magari nel cestino non ci doveva stare. Tutto qua. Tutto qua? Mica tanto.
Il vero problema è che si sta creando un clima infame, che non ha raggiunto livelli allarmanti solo perché i giornali si stanno rifiutando sistematicamente di coprire la cosa. È un indice interessante di cosa sia la storia delle bufale contrapposta alla lotta Grillina contro l’informazione di regime. Siamo bloccati in un circolo diabolico in cui i Grillini esaltano menzogne, talvolta create ad arte per ottenere qualche click in più, ed i media tradizionali si autocensurano. Non c’è alcun grande fratello, solo alcune considerazioni economiche, dovute al fatto che il sensazionalismo è una corsa a perdere a chi urla di più prima di perdere la voce. In ogni caso, il problema si pone davanti a queste notizie. Perché di questo si tratta, di notizie. E da queste si deve trarre una conseguenza, se ne deve dare una lettura. Secondo me il problema è la credibilità di chi ci rassicura sul fatto che siamo protetti. Secondo Grillo magari il problema sono le scie chimiche. E per Repubblica sarà sicuramente colpa di Salvini. Ma quello che non aiuta, non serve ed è solo dannoso è contrapporre alle bufale un fastidioso silenzio che non porta che danni. Avete presente la cronaca quotidiana degli sbarchi? Appunto, non l’avete presente. Sapete perché? Perché a farla erano quattro complottisti su Facebook. Quando, però, sono usciti i dati definitivi si è scoperto che non erano complottisti. Ed è nato il forte sospetto che ci stiano nascondendo l’orda mongola sul nostro pianerottolo. Non è nemmeno così, ovviamente. Ma in un mondo in cui la percezione è tutto, ignorare questi fatti è demenziale.
Già, demenziale. L’aggettivo migliore per descrivere un tempo in cui il terrorismo sta funzionando appieno. Finora non siamo stati ancora colpiti, ma ci comportiamo come fosse già avvenuti, con l’aggravante del fatto che non sappiamo quando e dove avverrà. Io il 6 andrò a Messa al Santo di Padova, che è un luogo a rischio. L’8 prenderò un treno per tornare a Milano. Ed arriverò in Stazione centrale. Un luogo a rischio. Vivo alla fine di via Padova, un altro luogo a rischio. Quindi me ne frego e vado avanti, ma in tre giorni tre volte metterò a rischio la mia vita. Sono cose che ti fanno pensare, non trovate?
Laureato in legge col massimo dei voti, ha iniziato due anni fa la carriera di startupper, con la casa editrice digitale Leo Libri. Attualmente è Presidente di Leotech srls, che ha contribuito a fondare. Si occupa di internazionalizzazione di imprese, marketing e comunicazione,