Ripartire dal Lavoro, priorità della politica

Attualità Fabrizio c'è
Milano 10 Gennaio – Simbolicamente Forza Italia ha voluto cominciare l’attività politica del 2017 parlando di lavoro. Anzi riunendo i rappresentanti di sindacati e associazioni di categoria.
20170109_122913-1Dalla Cgil ad Assolombarda, da Unione del Commercio alla Unione Artigiani tutti hanno segnalato la criticità del momento, con un dato su tutti: la disoccupazione giovanile è al 40%.
È stato molto utile ascoltare le categorie del lavoro e della produzione, perché il problema più grande della nostra società, il lavoro che manca, a volte scompare dai media, dai social media, dai salotti televisivi. E invece il lavoro che non c’è, quello che scompare, è il tarlo che preoccupa ogni famiglia.
Tirando le somme possiamo dire:
1. Assodato che il lavoro non si crea per decreto, in questi anni 3 anni di Renzismo si è fatto nulla per creare lavoro.
2. Fallimentare la gestione delle politiche attive del lavoro, basata sul carrozzone Anpal e sulle agenzie del lavoro, che non hanno mai creato un posto di lavoro.
3. Va un po meglio in Lombardia dove la Regione ha puntato sulla dote lavoro e sul mix formazione lavoro.
4. I voucher non sono negativi e aiutano a far emergere dal nero i lavori atipici, ci sono però degli abusi soprattutto al Sud.
5. Bisogna contemporaneamente diminuire il costo del lavoro e aumentare il reddito a disposizione del lavoratore, dunque puntare tutto sull’abbassamento del cuneo fiscale.
6. Per creare lavoro per i giovani bisogna sviluppare e tornare a favorire l’autoimprenditorialità, occorre veramente agevolare chi vuole aprire una attività.
Bene dunque ha fatto Maria Stella Gelmini a riportare il confronto politico sulla concretezza. Ora la sinistra che governa il paese e la città risponda con i fatti a questa sfida.

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