Milano 17 Gennaio – “Giuseppe Sala è al trentesimo posto della classifica Governance Poll, la rilevazione sul gradimento riservato ai sindaci dai propri cittadini realizzato da Ipr Marketing per Il Sole 24 Ore.
Il primo cittadino di Milano, eletto a giugno 2016, ha totalizzato il 55% dei consensi dei concittadini, meno del suo predecessore Giuliano Pisapia che lo scorso anno era stato promosso dal 58,3% dei milanesi. C’è comunque un dato positivo per il sindaco di Milano: il suo consenso è cresciuto di tre punti percentuali rispetto a giugno, quando il 52% dei votanti lo aveva preferito a Stefano Parisi.”
Questa la notizia in sintesi riportata da Milano Today. Un piazzamento senza infamia e senza lode, ma che stupisce, comunque, per la percentuale di gradimento. Indubbiamente il Sindaco Sala sa sorridere, sa intervenire nei posti giusti, sa circondarsi di persone che fanno opinione, sa coltivare i salotti dell’intellighenzia culturale milanese, sa promettere con enfasi e parole proprie risoluzioni a breve per le criticità annose della città, sa indossare un capo sartoriale con stile per i viaggi di rappresentanza, sa difendere i valori antifascisti, sa opportunamente tacere nelle situazioni insostenibili, ma alla resa dei conti il lavoro che sa fare meglio è il non fare. Il che, a volte, è peggio del fare in modo sbagliato. Ed è per questo, forse, che ha totalizzato 3 punti in meno rispetto a Giuliano Pisapia, suo predecessore. La percezione del cittadino qualunque è che a Palazzo Marino ci sia un fantasma che vorrebbe fare, ma che, per ora, si limita a dire. Con priorità che non sono le sue, con sogni di grandezza che non lo riguardano, con una visione della città molto lontana dal suo quotidiano. E si chiede dove sta quel 55% di milanesi a cui piace tanto.
Nene
Soggettista e sceneggiatrice di fumetti, editore negli anni settanta, autore di libri, racconti e fiabe, fondatore di Associazione onlus per anziani, da dieci anni caporedattore di Milano Post. Interessi: politica, cultura, Arte, Vecchia Milano