Milano 18 Gennaio – La promesse di Sala sulle periferie si squagliano come neve al sole. Ieri è emerso un dato emblematico: le spese di gestione e manutenzione ordinaria del Comune passeranno da 22.5 del 2016 a 19.6 milioni di euro nel 2017. Quindi il Comune taglierà i fondi a Mm sulla gestione (portinerie, sportelli, informazioni) e sulla manutenzione ordinaria di citofoni, illuminazione, ascensori, impianti calore etc).
Inevitabile uno scadimento del servizio già pessimo erogato da Mm. Caldaie e ascensori che non funzionano, inquilini obbligati a fare la spola con sedi lontanissime per elemosinare qualche intervento, lunghi tempi di attesa per avere manutenzioni.
Secondo l’Assessore Rabajotti questi tagli sono compensati da più investimenti in fondo capitale. Ma quegli interventi riguardano case sfitte o alcuni complessi particolari (ad esempio Via Villani). E saranno realizzati dopo un lungo iter (approvazione bilancio, progettazione esecutiva, gara, assegnazione e lavori) che impiega almeno 2 anni.
Dunque per gli inquilini una tripla beffa: 1 tagli ai fondi da un Sindaco che prometteva più attenzione alle periferie, 2. un conguaglio da 28 milioni ancora da pagare entro aprile secondo il Comune, 3. la Mm costa al Comune e ai contribuenti più di Aler (13.6 anziche 10) pur fornendo un servizio scadente.
Fabrizio De Pasquale ha 60 anni, è sposato, padre di 2 figli e vive a Milano. Laureato in Scienze Politiche, è stato Capo ufficio stampa di varie aziende e del Ministero dei Beni Culturali. Ha lavorato per RAI ed Expo2015 e per un centro media. E’ stato per 24 anni Consigliere e poi Capogruppo di Forza Italia a Palazzo Marino. Conosce bene Milano ma non smette mai di scoprire i problemi e le eccellenze che la metropoli produce ogni giorno. E’ Direttore e amministratore di Milanopost dal 2014 e crede nel ruolo dell’informazione locale per migliorare la città e i suoi abitanti.