Sciopero dipendenti comunali, Parisi “Serve il coinvolgimento degli interessati se si vuole modernizzare il Comune”

Milano

Milano 19 Gennaio – Scrive il Corriere “Lo strappo è clamoroso. Venerdì 3 febbraio i 15 mila dipendenti comunali incroceranno le braccia. A firmare la comunicazione dello sciopero generale al prefetto sono i segretari di otto organizzazioni sindacali più la Rsu. Occorre scartabellare negli archivi per trovare un precedente: maggio 1997…. Lo sciopero non è esattamente un fulmine a ciel sereno. Perché la rottura, ricordano i portavoce delle organizzazioni sindacali, è maturata il 12 dicembre scorso, quando ci fu un tentativo di conciliazione (fallito) davanti al prefetto Marangoni….Sono molti i temi in discussione, al primo posto c’è la questione della pianta organica. La delibera di giunta del 6 dicembre scorso riporta un numero diverso da quello atteso: 298 unità. «Cinquanta in meno di quelle concordate con l’aggravante che non si concretizzeranno in buona parte — scrivono i sindacalisti —, perché hanno in programma l’assunzione di figure, qualifiche, che non hanno graduatorie in vigore oppure ci sono graduatorie insufficienti». Era nell’aria che la rivoluzione digitale della macchina comunale, contenuta nel programma elettorale e ribadita all’indomani dal sindaco Sala del suo insediamento, avrebbe richiesto un’infornata di tecnici informatici, ingegneri e soprattutto il «ringiovanimento» delle forze in campo. Ma chi lavora per esempio agli sportelli di via Larga fa notare: «Già oggi si possono fare i certificati online. Ma qui tutti i giorni c’è una marea di gente in coda. Bene gli informatici — precisano —, ma serve ancora gente in front office».

Circolano, intanto, documenti tratti dai report delle visite di Medicina del lavoro, che attestano come la popolazione lavorativa sia per ben oltre il 50 per cento portatrice di malattie medio gravi e croniche, che la rende «inidonea alla mansione per la quale è stata assunta».

Non è da escludere, però, che oltre a questi report a far precipitare la situazione fino alla rottura sia stata la notizia di 30 assunzioni a livelli dirigenziali (art.110). E, ancora prima, il rientro come vice direttore generale di una funzionaria, Carmela Francesca, che «si era messa in aspettativa». La stessa è stata incaricata ad interim di svolgere le mansioni del direttore delle risorse umane e dunque di fare i colloqui ai 30 futuri dirigenti, in attesa dell’arrivo di Valerio Iossa già da due anni direttore delle risorse umane a Firenze.”

Osserva con buon senso ed esperienza Stefano Parisi “ “Serve un investimento forte, anche di fiducia e di energie, nella riorganizzazione della macchina amministrativa così come nella formazione digitale. L’amministrazione pubblica deve trasformarsi da peso burocratico a motore dello sviluppo economico Per rendere possibile questo grande cambiamento i dipendenti devono essere motivati e valorizzati. Devono essere protagonisti del futuro di Milano. Lo sciopero generale in programma a Milano è il segnale che questo coinvolgimento non c’è ed è conseguenza della mancanza di un vero dialogo della Giunta di Sala con le organizzazioni sindacali. Riorganizzare la macchina comunale è un obiettivo fondamentale per snellire la burocrazia e favorire la crescita. Ma è un lavoro che può essere fatto solo coinvolgendo i dipendenti e rendendoli orgogliosi di partecipare a una grande sfida per la modernizzazione del Comune”

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