Una giornata nella Milano di Carlo Emilio Gadda

Cultura e spettacolo

Milano 21 Gennaio – Una giornata divisa in cinque atti: mattino, mezzogiorno- il pranzo, pomeriggio, sera e notte. Così Lucia Lo Marco ha raccontato la Milano vista da Gadda, attraverso un libro edito Giulio Perrone Editore e intitolato La <svergolata > Milano di Carlo Emilio Gadda.

Un rapporto di odio e amore, quello tra Gadda ( 1893- 1973) e la città che gli ha dato i natali, dalla quale è scappato e poi tornato, ritrovando la sua bellezza.

La Milano di Gadda, quella dei primi del ‘900, è freneticamostra la sua faccia più bella nascondendo quella di cui si vergogna. Una città che nonostante i cambiamenti naturali del tempo e della società, è rimasta in qualche modo e sotto certi aspetti, se stessa.

Milano è la città dell’industria, del mercato, dell’economia e della ricchezza,  vissuta da una borghesia che si presenta attirata dalla cultura ma in realtà affascinata più che altro dall’importanza di apparire al fianco di persone importanti . Proprio come i suoi palazzi, che mostrano la facciata più sontuosa quando le altre sono povere e “tristi”, così sono i milanesi.

Gadda ha raccontato tramite i suoi scritti tutto questo, non senza ironia, e Lucia Lo Marco, che proprio su questo ingegnere, scrittore e poeta ha scritto la sua tesi di laurea, ce lo riporta, nel corso di una giornata.

Carlo Emilio Gadda parla del librett, abitudine tra le famiglie agiate, quello per cui – (…) il macellaio vende a credito, alle famiglie agiate: l’acquisto giornaliero viene segnato in un quadernuccio ( il librett appunto n.d.r.). Il regolamento del conto si fa a ogni fine mese.-

Ma oltre il denaro, il lavoro, la Borsa, il milanese guarda alle tradizioni in cucina: guai a sbagliare il risotto alla milanese, quello inconfondibile dal color giallo, giallo zafferano: – Alla margarina dico no! E al burro che sa di saponette, no!- .

E poi c’è la notte, quando – si stemperano tanto i colori bigi, nebbiosi, degli inverni quanto quelli scarlatti della primavera e dei tramonti; non trovano spazio i toni accesi della polemica né quelli languidi della nostalgia-.

Milano è cambiata, le sue strade e i suoi quartieri sono diversi da allora, ma certe cose, come certe persone, sono rimaste uguali, portando avanti un’identità ben definita.

Ce ne accorgiamo tramite il libro della Lo Marco, piacevole, vero e divertente, certamente per chi Milano la conosce, per chi  già apprezza Carlo Emilio Gadda e per chi lo apprezzerà. (Tg.com)

 

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