Si assumono addetti culturali, finanziari, amministrativi, alle relazioni internazionali e avvocati. Tutti i bandi. Come partecipare
Milano 26 Gennaio – Ci sono molte opportunità in questo inizio 2017 per chi vuole lavorare in Comune. La scadenza delle domande è per il 10 marzo 2017.
Palazzo Marino infatti ha aperto, a vario titolo, la ricerca di 174 figure da inserire a tempo indeterminato, a vari livelli, nei servizi culturali, tecnici, amministrativi, contabili, economico-finanziari; conservatori dei beni culturali, avvocati, personale da adibire all’area relazioni internazionali e nei servizi informativi.
Ecco tutti i bandi e le posizioni aperte nel dettaglio:
- Istruttore dei servizi culturali (6 posti)
- Istruttore direttivo servizi tecnici (13 posti)
- Istruttore direttivo servizi informativi (27 posti)
- Istruttore direttivo servizi culturali (3 posti)
- Funzionario servizi amministrativi (8 posti)
- Istruttore dei servizi amministrativi (13 posti)
- Istruttore direttivo servizi finanziari (15 posti)
- Conservatore beni culturali (2 posti)
- Collaboratore servizi tecnici (8 posti)
- Funzionario servizi tecnici (8 posti)
- Funzionario servizi economico-finanziari (7 posti)
- Collaboratore servizi amministrativi (34 posti)
- Istruttore direttivo servizi amministrativi (19 posti)
- Avvocato (4 posti)
- Istruttore direttivo servizi amministrativi (area internazionale) (1 posto)
- Funzionario servizi informativi (10 posti)
Le domande di partecipazione alla selezione, redatte su apposito modulo, devono pervenire dal 1 febbraio 2017 al 10 marzo 2017, con le modalità indicate nell’apposita comunicazione che sarà pubblicata in data 27 gennaio 2017 sul sito istituzionale del Comune di Milano. Le domande dovranno essere corredate, a pena di nullità, dalla documentazione che sarà specificamente indicata nella predetta comunicazione.
Chi può partecipare alle selezioni. I requisiti.
1) essere cittadino italiano (sono equiparati gli italiani non appartenenti alla Repubblica) ovvero essere cittadino di uno degli Stati membri dell’Unione Europea ovvero essere familiare di cittadino di uno degli Stati membri dell’Unione Europea non avente la cittadinanza di uno Stato membro, purché titolare del diritto di soggiorno o del diritto di soggiorno permanente; essere cittadino di Paesi terzi (extracomunitari) purché titolare del permesso di soggiorno UE per soggiornanti di lungo periodo o titolare dello status di rifugiato ovvero dello status di protezione sussidiaria. I cittadini dell’Unione Europea e di Paesi terzi devono peraltro godere dei diritti civili e politici negli Stati di appartenenza o di provenienza, avere adeguata conoscenza della lingua italiana, essere in possesso, fatta eccezione della titolarità della cittadinanza italiana, di tutti gli altri requisiti previsti per i cittadini della Repubblica;
2) età non inferiore agli anni diciotto;
3) godimento dei diritti civili e politici;
4) assenza di condanne penali che possano impedire, secondo le norme vigenti, l’instaurarsi del rapporto di impiego;
5) non essere stati esclusi dall’elettorato attivo, né essere stati licenziati per persistente insufficiente rendimento da una pubblica amministrazione, ovvero per aver conseguito l’impiego stesso attraverso dichiarazioni mendaci o produzione di documenti falsi o viziati da invalidità non sanabile; pag. 2 6) non essere stati licenziati dal Comune di Milano, salvo il caso in cui il licenziamento sia intervenuto a seguito di procedura di collocamento in disponibilità o di mobilità collettiva, secondo la normativa vigente;
7) non essere stati dichiarati decaduti da un impiego statale, ai sensi dell’art. 127, primo comma, lettera d) del Testo Unico delle disposizioni concernenti lo statuto degli impiegati civili dello Stato, approvato con Decreto del Presidente della Repubblica 10.01.1957, n. 3 (MilanoToday)
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