Milano 28 Gennaio – “APERITIVO IN CONCERTO” – Teatro Manzoni, domenica, 29 gennaio ore 11.00 Prima mondiale – unica data italiana Il leggendario compositore e sassofonista in un evento speciale per Coltrane
Roscoe Mitchell Sextet plays Coltrane
Sassofoni contralto, soprano, sopranino Roscoe Mitchell; violino Mazz Swift;, violoncello Tomeka Reid; contrabbasso Silvia Bolognesi Junius Paul; batteria Vincent Davis
Grande evento al Manzoni domenica: Roscoe Mitchell, geniale compositore e polistrumentista anima dello storico Art Ensemble of Chicago, non è solo un protagonista delle più creative avanguardie musicali africano-americane, ma un conoscitore profondo delle tradizioni della propria cultura che affonda le radici nel jazz e nella sua storia. Mitchell, in occasione del cinquantenario della morte di John Coltrane, affronta alcune fra le più significative pagine coltraniane, rivivificandone lo spirito, cogliendone l’essenza e il più profondo significato, esaltandone la perenne modernità. Ed è questo il motivo principale di attrazione di un evento speciale, perché Mitchell, grande compositore in proprio, di rado affronta pagine di altri autori: la sua rilettura dell’estetica coltraniana è un unicum. Perché Mitchell, artista di punta di un’estetica improvvisativa peculiare come quella di Chicago, si è eminentemente misurato con l’identità fonica degli strumenti, con il ritmo e con il silenzio: la sua visione del mondo coltraniano non punta all’esame dell’approccio estatico implicito nel modalismo, ma alle componenti strutturali distinte di quel linguaggio. Rievocando gli anni della scuola di Chicago e del leggendario Art Ensemble of Chicago, Mitchell sottolinea delle specifiche diversità: I musicisti a Chicago lavoravano insieme, si frequentavano quotidianamente, insieme studiavano e provavano a lungo; trascorrevano molto tempo sviluppando l’improvvisazione per e su una determinata pagina musicale.
ROSCOE MITCHELL – Nato a Chicago nel 1940 è tra i protagonisti della Experimental Band, organico ideato per esplorare nuovi territori musicali, importante nucleo di artisti che daranno in seguito vita all’AACM (Association for the Advancement of Creative Musicians). Nel 1966 incide “Sound”, disco fondamentale di uno stile che oltrepassa il jazz della “new thing”, dando nuovo rilievo ad elementi quali il polistrumentismo, il ruolo espressivo del timbro e dei silenzi, la ricchezza dei contrasti dinamici. Mitchell suona all’epoca il sax alto, il clarinetto e le percussioni; la sua estetica è debitrice nei riguardi di Coltrane, ma già guarda verso nuove sintesi che si affermano nell’Art Ensemble of Chicago (inizialmente Roscoe Mitchell Art Ensemble) qualche anno dopo. Il celebre quintetto con Bowie, Jarman, Favors e Moye sarà fino alla fine degli anni Novanta un gruppo cardine dell’avanguardia jazzistica. Parallelamente approfondisce l’esibizione in solo sax, fonda diversi gruppi, compone ampie partiture su commissione di diverse istituzioni musicali, incide moltissimi dischi a suo nome. Da ricordare almeno “Nonaah”, pietra miliare per 4 sassofoni, rivisitata in seguito diverse volte.
Biglietto intero €15 – Ridotto giovani € 10 – alla cassa del Teatro info: www.aperitivoinconcerto.com
Numero Verde 800-914350 Online: www.teatromanzoni.it – www.Ticketone.it + Call Center 892.101
Laurea Magistrale in Lettere Moderne. Master in Relazioni Pubbliche.
Diploma ISMEO (lingua e cultura araba). Giornalista. Responsabile rapporti Media relations e con Enti ed Istituzioni presso Vox Idee (agenzia comunicazione integrata) Milano.