Scappo dalla città perchè vivere a Roma o Milano costa 2.300 euro l’anno in più

Attualità

Milano 30 Gennaio – L’Istat ci suggerisce di scappare dalle grandi città perché è conveniente, perché gli affitti sono meno cari nei paesi, ma nessuno osserva che viaggiare igni giorno su treni pendolari o in macchina con le code in tangenziale è estremamente stressante. Comunque proponiamo la statistica pubblicata da Adnkronos per chi abbia pensato almeno una volta di lasciare Milano.

Vivere in una grande città, per una famiglia italiana, costa 194 euro in più al mese rispetto a chi vive in un piccolo comune. bollette-640x340A fine anno la differenza di spesa arriva a 2.328 euro, con il totale delle uscite che raggiunge 31.569 euro contro 29.237 euro. La voce che pesa di più, come è facile aspettarsi, è l’abitazione (comprese le utenze), che assorbe 1.123 euro al mese in centro metropolitano (13.476 l’anno), e 811 euro nelle città di piccole dimensioni che si trovano al di fuori delle aree metropolitane (9.732 euro l’anno). Calcolatrice alla mano la voce ‘casa’ costa il 38,5% in più. I dati sono contenuti nel dossier dell’Istat ‘spese per consumi delle famiglie’ nel 2015, ed elaborati dall’Adnkronos.

Nel report dell’Istituto di statistica le città vengono divise in tre categorie: centro area metropolitana, periferie area metropolitana e comuni con più di 50.000 abitanti, altri comuni fino a 50.00 abitanti (diversi dai comuni periferia area urbana)

Nel confrontare la prima e la terza categoria emerge che, in alcuni capitoli come quello alimentare, c’è un’inversione di tendenza con la spesa delle famiglie che vivono nei grandi centri che si ferma a 410 euro mensili (4.920 euro l’anno), superata dai 443 euro dei nuclei delle piccole città (5.316 euro l’anno).Altra uscita che pesa di più sul budget delle famiglie di ‘paese’ è quella per il trasporto, che ammonta a 287 euro mensili (3.444 euro l’anno) contro i 210 euro di chi si muove in centro (2.520). La spesa è superiore dell’8% per le spese alimentari e del 36,6% per i trasporti. Le differenze si riducono, quasi fino a scomparire, quando si parla della salute, con 110 euro spesi dalle famiglie dei grandi centri per i servizi sanitari (1.320 euro l’anno), e 114 euro per le famiglie dei piccoli centri (1.373 euro l’anno).Secondo l’Istat la spesa media di tutte le famiglie italiane nel 2015 è stata pari a 2.499 euro, per un totale annuo di 29.988 euro. Per la casa sono stati spesi 902 euro (che arrivano a 9.986 euro in un anno), mentre per il cibo 442 euro (5.308 euro l’anno). I costi per i trasporti ammontano a 265 euro (3.179 euro l’anno); invece per la salute le uscite sono pari a 112 euro (1.349 euro l’anno).

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