Per le prossime elezioni occhio al portafoglio

Attualità

Milano 6 Febbraio – Forse di sapere quando e come voterà non vi importa, di fondo, nulla. Perché i veri problemi sono altri, la disoccupazione, la sicurezza, il traffico, lo smog. C’è mezz’etto di troppo, che faccio lascio? Ed altri discorsi da pizzicagnolo di questa caratura. Quello che dovrebbe, però, esserci chiaro è che alle prossime elezioni ci giocheremo circa una decina di miliardi di manovra, regalatici dalle incredibili evoluzioni Renziane, fatte a debito e scaricate sul futuro. Ecco perché, saggiamente, Forza Italia non ha fretta di votare. Prima di farlo, sarebbe opportuno, quanto meno, che chi ha mangiato paghi il conto. Anche perché, nel conto, dovranno rientrarci alcune rilevanti voci, tipo i 20 miliardi del salvabanche. E qui va fatta una precisazione. Ogni tanto, anche da destra, si parla di truffa del debito, ovvero del fatto che, mentre la spesa diminuisce, sale lo stesso il debito. Ecco, non c’è alcuna truffa. Intanto, perché se scende la spesa, ma lo fa meno del PIL, che il debito salga è normale. E poi perché, di norma, chi fa queste argute riflessioni economiche dice che, dal debito, andrebbero scorporati gli interessi. Sarebbero quelli che fanno saltare il banco. Quindi, noi siamo virtuosi, ma gli interessi ci fregano. Per dire che noi non pesiamo troppo, è la gravità il problema. Oppure, non è vero che siamo sovrappeso, sono le ossa ad essere pesanti. Ecco, di norma questa gente, sostiene che avremmo un tesoretto, sempre magicamente apparso dal nulla, da spendere. Perché, si sa, spendendo aumentano poi le entrate. Di chi, non è dato saperlo, anche se i dati finanziari Italiani autorizzano a pensare che non siano quelle dello Stato. Cosa c’entra tutto questo con la manovra e le elezioni? Tantissimo.

Perché se, come sembra, davvero si voterà a Giugno, la manovra sarà subito dopo e la dovrà fare chi vince. Sempre un vincitore ci sia. E quindi, di fatto ed alla larga, la scriveremo noi con la copiativa sulla scheda elettorale. Ora, non starò qui a dirvi di scegliere qualcuno fiscalmente responsabile. Tanto in Italia nessuno lo è. Né potrebbe esserlo, visto che circa 18 milioni di cittadini ne mantengono 42, quindi non ha alcun senso concentrarsi sui primi. Però, almeno, cerchiamo di non far risolvere il problema da chi vorrebbe farci perdere peso con un piano galattico per diminuire la gravità sul pianeta. Perché, poi, non avremo diritto di lamentarci se la Biowashball non funziona. Infatti, l’unica cosa che manca al default è il reddito di cittadinanza, che ucciderebbe quel poco di lavoro rimasto, e poi potremmo prepararci, stavolta senza ansia, al default. Solo che, alla fine, potremmo dover scoprire che no, non esiste alcuna decrescita che sia felice.

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