Milano 8 Febbraio – Lo afferma un rapporto del think tank Quilliam: «Da giugno 2016 a gennaio ci sono stati 263 tentativi di reclutamento. Offerti fino a duemila dollari»
Lo Stato islamico paga ai migranti minorenni che attraversano il Mediterraneo dalla Libia all’Europa il costo del viaggio, se questi promettono di aderire al jihad. Lo afferma un rapporto del think tank Quilliam, secondo cui circa 88.300 minori sono a rischio radicalizzazione.
FINO A DUEMILA DOLLARI. Secondo il rapporto, pubblicato ieri, gruppi jihadisti, tra cui Isis e Boko Haram, tentato di reclutare giovani nei campi profughi per compiere attentati in Europa. Lo Stato islamico ha offerto somme fino a duemila dollari ai rifugiati dei campi profughi di Libano e Giordania. Nikita Malik, ricercatrice presso Quilliam, dichiara al Guardian: «I giovani richiedenti asilo vengono avvicinati dai gruppi estremisti perché sono più vulnerabili all’indottrinamento».
263 TENTATIVI. Esaminando il materiale online di Isis, talebani, Al-Qaeda, al-Shabaab e Boko Haram, Malik ha individuato, da giugno 2016 a gennaio, 263 tentativi da parte di gruppi jihadisti di convincere dei rifugiati a compiere attentati terroristici contri gli infedeli e a convertirsi all’islam. Uno dei luoghi principali di questo reclutamento è la costa nordafricana, dove i terroristi pagano il viaggio a chi si unisce a loro, e la città libica di Qatrun.
OLTRE 10 MILA SCOMPARSI. Si legge nel rapporto: «Lo Stato islamico offre ai migranti che vogliono attraversare il Mediterraneo fino a mille dollari per unirsi all’Isis. Oltre a facilitare l’accesso per l’Europa a potenziali combattenti dell’Isis, aumenta così anche il sentimento anti-rifugiati in Europa». Il pericolo è aumentato dal fatto che circa 10 mila minorenni non accompagnati sono spariti dai radar delle autorità statali una volta arrivati in Europa. (Tempi)
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