Milano 12 Febbraio – Il Lambretta, inteso come Centro Sociale, si muove, si guarda attorno e “occupa”, considerando un diritto gestire uno spazio a costo zero, per proseguire “una battaglia per una città che sappia essere umana” Parole del loro comunicato. E dette così fanno presumere finalità di ampio respiro solidale, nel rispetto dell’altro, ma tutti conosciamo le gesta e l’arroganza del Lambretta. L’abusivismo per il Lambretta, come peraltro per tutto i Centri sociali, è uno sport autorizzato e non deve meravigliare l’atteggiamento impunito di chi lo promuove, vista la “distrazione” prima di Pisapia e oggi di Sala.
Comunque diamo la notizia di cronaca così come l’ha segnalata Milano Today “Nuova occupazione del centro sociale Lambretta, che dopo aver lasciato gli spazi di via Canzio 4 – dove presto inizieranno i lavori per la costruzione di una residenza studentesca della Statale -, ha “preso” l’ex sala slot e Bingo di via Val Bogna 10.
Venerdì, alcune decine di studentesse e studenti hanno forzato il cancello della struttura, da tempo abbandonata, e hanno fatto ingresso in quella che sarà la loro nuova casa.
“Abbiamo intenzione – si legge in una nota del centro sociale – di proseguire la nostra battaglia per una città che sappia essere umana, che esca dalle logiche della Milano da bere e che sia di ampio respiro per chi non si rassegna alla crisi e crede nell’importanza di tessere reti a livello locale e internazionale”.
Non si conoscono le reazioni dei residenti, per ora.
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