Studentessa 15enne, palpeggiata e picchiata su treno Milano-Mortara, è in ospedale

Cronaca

Milano 12 Febbraio – Palpeggiata e picchiata in treno. Vittima della violenza una 15enne che, nel pomeriggio di giovedì, è stata agggredita su un treno della linea Milano-Mortara.  La giovane, però, solo venerdì ha denunciato la vicenda. Si è decisa a farlo perché, a seguito di un malore, è stata visitata in una clinica milanese dove le hanno riscontrato un trauma cranico, contusioni multiple e la frattura di una costola. La minorenne ora si trova ricoverata, i traumi sono giudicati guaribili in oltre 20 giorni, fatto che fa scattare la denuncia d’ufficio mentre la polizia sta indagando sull’episodio, per risalire ai colpevoli. Gli investigatori della squadra volante e della Polmetro stanno visionando le immagini delle telecamere di sorveglianza del treno che era partito da Milano alle 14.42 del 9 febbraio.

A quanto finora ricostruito, la minorenne, residente a Vigevano e studentessa in una scuola superiore di Milano, ha preso il treno dalla stazione di Porta Genova, salendo sull’ultima carrozza assieme ad un’amica. Quando la compagna di viaggio è scesa ad Abbiategrasso, ha proseguito il tragitto da sola ed stata raggiunta da due uomini descritti come nordafricani. Secondo quanto emerge dall’audizione protetta la giovane avrebbe avuto in precedenza dei contatti con uno degli aggressori su un social network. Ha raccontato di ritenere di aver ricevuto un messaggio privato su Facebook da parte di uno dei due. Gli investigatori stanno approfondendo anche questa ipotesi, anche se il racconto della giovane e’ ancora confuso e debole.

Avrebbe inoltre raccontato di aver avuto la sensazione di essere seguita sin da quando, uscita da scuola, era salita a bordo di un tram per raggiungere Porta Genova. I due, descritti come nordafricani sui 25 anni, dapprima hanno cominciato a palpeggiarla, poi sono passati alla violenza, colpendola con calci e pugni, riconoscendo in uno dei due la persona con cui avrebbe avuto contatti su un social. La 16enne ha detto che in quel momento il vagone era vuoto e che nessuno ha sentito le sue urla di aiuto. I due stranieri sono poi scesi ad una stazione successiva e sono fuggiti. Tornata a casa la liceale non ha avuto il coraggio di raccontare subito cosa le fosse accaduto. La stessa Trenord precisa che “durante le normali attivita’ di controlleria il capotreno non e’ stato raggiunto da alcuna segnalazione”. Ma il giorno dopo, venerdì, durante una lezione ha avuto capogiri e nausea. A quel punto si è confidata con le compagne che l’hanno convinta a raccontare quello che le era successo, accompagnata in ospedale e hanno avvertito i genitori. Infine è stata trasferita in una clinica pediatrica. (Il Giorno)

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