Lo smog non è ambientalista

Milano

Milano 26 Febbraio – La notizia ha choccato anche me, ed io non sono facilmente impressionabile. Ma vi assicuro che le circostanze sono davvero misteriose. Nei giorni scorsi il Comune ha fatto un altro passo avanti verso la creazione dell’ambizioso progetto di Sala: la Città Proibita. In sostanza, chiudere la cerchia dei Navigli a tutti coloro che non vi appartengono. Tipo lavoratori, turisti, acquirenti e poveracci vari. Rovinano l’atmosfera. Letteralmente. Quindi, il modo migliore per tirare una linea netta tra “noi” e “loro” è togliergli il mezzo con cui si muovono, cioè la macchina. Solo che questa gente ha la fastidiosa abitudine di adattarsi: gli avevamo tolto i primi Euro? Ecco, questi si buttano sugli Euro 3 e 4. Allora noi li rifreghiamo, e cominciamo a vietargli quelli senza filtro antiparticolato. E non ci fermiamo. Se prima metano e gpl giravano gratis, adesso devono pagare anche loro. Obiettivo dichiarato: abbattere lo smog riducendo il traffico. Risultato raggiunto: traffico ridotto dell’8%, e smog in salita. Tutto come previsto. La misura non serve assolutamente a nulla, sul piano ambientale, ma tiene i poveracci lontano dal centro. Intanto, siccome ci sentiamo di voler essere davvero ridicoli, mettiamo altre limitazioni. Che continueranno a non servire a nulla, ma a noi ci piace così. È dadaismo amministrativo. Dopotutto io non posso credere che a Palazzo Marino non si sia capita ancora una minima verità scientifica: l’aria, signori, è un fluido. Per cui, se chiudi il traffico nella cerchia dei Navigli, le macchine non entreranno, ma ci arriveranno comunque vicino. E quel “comunque vicino” significa che lo smog di distribuirà comunque in tutta la città. Quello che sono certo che Sala e compagni non realizzino è che, qualsiasi cosa facciano, la realtà di loro continuerà, beatamente, a fregarsene.

E la realtà è che la lotta allo smog verrà vinta, ma non dai regolamenti, dalle leggi o dalle balle ambientaliste. Verrà vinta dalla tecnologia, che odia fortemente lo smog. Ma non per motivi ideologici, ma meramente economici. L’inefficienza di combustione rende infelice il consumatore. Anche il fumo, rende infelice il consumatore. E quando il consumatore non è felice, nemmeno il produttore è poi così tanto felice. E quindi farà di tutto per trovare un modo accettabile per migliorare le prestazioni dell’auto. Noi diciamo oggi che l’aria è irrespirabile. Ma è una sciocchezza- è diverse volte meglio di quella degli anni 70, dove il problema era lo zolfo. No, capiamoci. Lo zolfo. Tra venti o trent’anni le PM 10 saranno un ricordo. Solo che più strozziamo l’economia con provvedimenti assurdi, meno soldi ci saranno da investire in ricerca. Quindi, più Sala cerca di tutelare l’ambiente, più lo danneggia.

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