Milano 7 Marzo – «Ho creato nei milanesi la voglia di fragole senza sapere nulla d’agricoltura. Sono un coltivatore di prima generazione», sorride Guglielmo Stagno d’Alcontres, 28 anni, fondatore di StraBerry, azienda superinnovativa e pluripremiata con gli Oscar Greeen di Coldiretti. A soli 15 km da piazza Duomo Guglielmo coltiva in modernissime serre riscaldate con pannelli fotovoltaici fragole, mirtilli, more e lamponi e, saltando la filiera, li vende in città su 20 Api Car e 10 Cargobike (per localizzare ogni giorno e ora gli allegri negozi itineranti con i fruttini dipinti basta un clic sul sito www.strabbery.it ).
Duecento tonnellate solo di fragole vendute nel 2016 (prezzo fuori stagione: 3 cestini 5 euro) il dolce mondo di StraBerry sbocciato dove finisce la metropoli vanta gran seguito sui social (15 mila followers su Facebook, 6 mila su Instagram) ma, soprattutto, in piena stagione dà lavoro a più di 100 persone. Come è venuta a Stagno d’Alcontres, discendente da storica stirpe siciliana, amante della matematica e dei cannoli, l’idea di coltivare fragole a Milano?
Rimasto orfano di padre a soli 2 anni, legatissimo alla sua città natale, Messina, Guglielmo è cresciuto con la madre, Fabrizia, a Milano. «Per carattere non mollo mai, mai. Credo dipenda dal mio lato siciliano», premette, «E, per orgoglio, non ho mai chiesto aiuti o raccomandazioni. Ero iscritto al Des (Discipline economiche e sociali, ndr) della Bocconi, pensavo di fare il banchiere. Nuovi modelli di sviluppo, risparmio energetico, fotovoltaico, incentivi fiscali. Seguendo il corso d’economia ambientale del prof Luigi De Paoli (con lui poi mi sono laureato) mi venne l’idea di cosa fare dei terreni – 60 ettari a mais e prati stabili – di mia madre a Cassina De’ Pecchi nel Parco Agricolo Sud Milano. Non rendevano una mazza! Oltre a non saper d’agricoltura non avevo mai fatto l’imprenditore; però capisco velocemente le cose, i numeri mi vengono fuori subito. Con l’ok di mamma, da gennaio 2010, ho messo in piedi un vero ambaradan.
Mentre i miei amici dopo la laurea partivano per la London School of Economics o per New York io cercavo in Olanda le serre migliori; inseguivo per mesi i tanti interlocutori per avere cospicui finanziamenti e le autorizzazioni per costruire 5 blocchi di serre fotovoltaiche per un totale di 25 mila mq. Risultato: produciamo energia per 5 mila persone al giorno, è la più grossa centrale fotovoltaica nella zona di Milano, una delle più grosse in Italia.
Secondo passo. A differenza di quelli che hanno pensato di speculare sugli incentivi (lo Stato li sta beccando tutti e li fa chiudere!) mi sono posto il problema di cosa coltivare pur cedendo un po’ d’energia. Pomodori? No, avevo l’ok per serre alte solo 3 metri e mezzo. Insalata? Non ne valeva la pena. Sono arrivato alle fragole. Ho imparato a coltivarle fuorisuolo (le mie canaline sono a 1 metro e mezzo d’altezza così ci passano sotto piccoli trattori, la raccolta è più veloce) e ho girato tanti vivai per trovare le varietà più adatte a essere coltivate a Milano. Infine, per imparare a fare il commerciante ho girato per mercati e passato molte albe tra i pancali dell’Ortomercato».
Approdato con le sue fragole Clery, Joly, Capri ai Mercati a km zero di Coldiretti, lanciato il marchio solo dopo aver vinto nel 2014 il suo primo Oscar Green, il determinato Stagno non si è più fermato: ha fatto un frutteto per marmellate e succhi bio e sta lanciando le prelibate fragoline di bosco. Per fidelizzare i clienti ha abbellito e aperto l’azienda a visite e feste (maggio 2016, alla seconda «Fragolosa» c’erano 15 mila persone). Si possono comprare frutta e ortaggi ma anche affittare (300 euro l’anno) un pezzo di terreno da coltivare a orto.
Un bel giorno a Cassina De’ Pecchi per conoscere Guglielmo e le sue fragole è arrivato Marco Brunelli, classe 1927, fondatore del gruppo Finiper, vero mago della grande distribuzione. «Una volta nella vita capita di conoscere un simile genio!», dice il giovane Stagno D’Alcontres. StraBerry ora è in alcuni Iper e Guglielmo è stato chiamato a raccontare la sua storia agli studenti della Bocconi. Altro che fare il banchiere!
Chiara Beria di Argentine (La Stampa)
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